venerdì, aprile 28, 2006

Ben tornata gioventù



"Piuttosto strappato", è questa la traduzione che google mi propone per il titolo del nuovo album dei Sonic Youth, "Rather Ripped", ma io leggendo ripped non posso che pensare al più familiare uso del verbo to rip, cioè all'operazione di estrazione delle tracce audio da un cd, a cui spesso segue la conversione in formato compresso (e.g. mp3) e la sua diffusione via Peer2Peer. Che i "ragazzi" sonici siano favorevoli alla diffusione "illegale" della loro musica? A me piace pensare di sì. Comunque grazie a queste manovre illegali sono contento di poter ascoltare con largo anticipo le nuove canzoni di uno dei miei gruppi preferiti, perchè, come dice un mio amico, siamo cresciuti a pane e sonicyouth. Mi piacerebbe dire che mentre scrivo sta girando il cd nel lettore o ancor meglio il vinile sul piatto, ma in realtà la musica che sto ascoltando non è altro che una sequenza di bit, non c'è nulla che gira, tranne i riff di chitarra.
Descrivere un disco dei SY è sempre un' ardua impresa, ma in questo caso, anche se sembrerà strano, l' aggettivo rock è davvero appropriato; non che sia un disco alla Born in the USA, ma sicuramente è il disco più strettamente rock mai registrato dal quartetto. Si vede che la vicinanza di Jim O' Rourke ha influito non poco sul modo di comporre di questi cinquantenni newyorkesi; infatti per tutto il disco non si esce quasi mai fuori dai binari per deragliare nel classico limbo noise. Anche la lunghezza delle canzoni, in media 4 minuti, è tutta verso la classica canzone rock di impatto, e in effetti l'impatto c'è e come...Giri di basso e di chitarra che si amalgamano alla perfezione con improvvise accelerate e impennate dei cavalli, mentre l'amico Steve Shelley tiene ben salde le redini di questa diligenza, che produce ottima musica da ormai più di vent'anni. Venendo ai brani, i miei preferiti (per ora) sono "Pink Steam", costruito veramente in maniera magistrale e Rats, cantato dall' inconfondibile Lee Ranaldo e inquinato dai vortici a sei corde di Thurstone Moore. Non vedo l' ora di poterli rivedere dal vivo...

Sono un comunista e non lo sapevo?


Ieri sera abbiamo provato per la seconda volta con Fabio (il batterista degli Eddy from the Enot) ed oltre a suonare, provare provare e provare si è anche parlato ovviamente d' altro. In particolare Fabio mi ha detto che dopo aver visto il blog (questo blog) ha tratto la conclusione "ovvia" che io sarei un comunista, un rosso. La cosa mi ha spiazzato un pochino, perchè io non mi ritengo un uomo di sinistra, ma in questo frangente temporale un antiBerlusconi convinto. Tutto quello che Berlusconi rappresenta è l' affermazione che il potere (economico, mediatico, politico) trionfa sempre a prescindere da come questo potere sia stato guadagnato. Esempio lampante di quel che NON mi piace: probabilmente sarà eletto presidente del senato (candidato dalla destra) un certo Giulio Andreotti, la stessa persona che nel 2004 la Cassazione ha confermato aver intrattenuto «una concreta collaborazione» con la mafia fino al 1980. Poiché la sentenza è arrivata con due anni di ritardo rispetto al termine del 20 Dicembre 2002, il reato «commesso» si è estinto per decorrenza dei termini e quindi Andreotti, solo per tale motivo, ha evitato la condanna con un proscioglimento per prescrizione.
Per chiarire a Fabio ed anche a me stesso la mia posizione, posso solo dire che ho paura del potere e di coloro che tirano le leve e schiacciano i bottoni nelle stanze delle istituzioni; per questo motivo cerco di sapere quelle che più posso su questi "loschi figuri", di destra o di sinistra che siano. Poichè nelle ultime elezioni i ruoli di maggioranza e opposizione si sono invertiti, molto probabilmente adesso le notizie "politiche" lette in giro e che riporterò su questo blog riguarderanno Romano Prodi e la sua "maggioranza".

P.S.
Preciso che questo è e resta il blog degli Eddy from the Enot, non è un blog che si occupa di politica, le eventuali notizie di quel genere sono solo riportate nell' ottica: "Avete letto che..." "Che ne pensate di questo...?"

mercoledì, aprile 26, 2006

Non Crozza Italia, ma Forza Crozza...


Forza Crozza, nel senso che se nel tuo programma (Crozza Italia andato in onda ieri su La7) inviti tal Marco Travaglio allora perchè non porre lui domande riguardanti il suo lavoro passato e attuale?
Se in una trasmissione c'è come ospite Bill Gates si spera che ad un certo punto si parli di computer, sistemi operativi o quant' altro.
Travaglio si è occupato nei suoi libri dei processi ad Andreotti, della mafia, di tangentopoli, di Berlusconi e dei mille problemi che lo circondano. Ebbene Crozza ha un ospite a cui poter porre un' infinità di domande "intelligenti" ed invece si è limitato a punzecchiarlo con battutine stupide o stupidissime, la qual cosa mi sarebbe anche piaciuta, ma nel caso in cui fosse stata condita da ben altro...Lo stesso Crozza ha ricordato in trasmissione che a Luttazzi chiusero il programma in seguito alle cose dette da Travaglio a Satyricon e quindi, invece di continuare lì da dove Luttazzi aveva finito, che fa? Un beato nulla.
Dal mio punto di vista questa "intervista non intervista" ha dimostrato che forse alcune cose ancora non possono essere dette (a prescindere da chi vince o perde le elezioni) e che gente come Travaglio deve restare nell' ombra, possibilmente senza alzare troppo i toni.
Oltre ad invitare tutti a leggere i suoi libri, che di seguito vi enumero, voglio anche segnalare la presenza in rete (eMule) di una serie di interviste e di conferenze tenute da Travaglio e dai suoi più stretti collaboratori, Peter Gomez, Saverio Lodato e altri.

  • Il manuale del perfetto impunito. Come delinquere e vivere felici (2000, Garzanti Libri).
  • La sentenza Andreotti. Luci e ombre di un processo storico (2000, Editori Runiti).
  • La repubblica delle banane (Peter Gomez e Marco Travaglio, 2001, Editori Runiti).
  • L'odore dei soldi. Origini e misteri delle fortune di Silvio Berlusconi (Elio Veltri e Marco Travaglio,2001, Editori Runiti).
  • Mani pulite. La vera storia. Da Mario Chiesa a Silvio Berlusconi (Gianni Barbacetto, Peter Gomez e Marco Travaglio, 2002 , Editori Runiti).
  • Lo chiamavano impunità. La vera storia del caso SME e tutto quello che Berlusconi nasconde all'Italia e all'Europa (Marco Travaglio e Peter Gomez , 2003, Editori Runiti).
  • Bravi ragazzi. La requisitoria Boccassini, l'autodifesa di Previti & C. Tutte le carte dei processi Berlusconi-toghe sporche (Marco Travaglio e Peter Gomez, 2003, Editori Runiti).
  • Bananas. Un anno di cronache tragicomiche dallo stato semilibero di Berlusconia (Marco Travaglio, 2003, Garzanti Libri).
  • Il modello TAV. E le grandi opere del Cavaliere (Ivan Cicconi, Marco Travaglio, Nerio Nesi, 2004, Koinè).
  • Montanelli e il cavaliere. Storia di un grande e di un piccolo uomo (Marco Travaglio, 2004, Garzanti Libri).
  • Regime. Biagi, Santoro, Massimo Fini, Freccero, Luttazzi, Sabina Guzzanti, Paolo Rossi, TG, GR e giornali: storie di censure e bugie nell'Italia di Berlusconi. Postfazione di Beppe Grillo. (Marco Travaglio e Peter Gomez, 2004, BUR).
  • L'amico degli amici. Perché Marcello Dell' Utri è stato condannato a nove anni in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa. La requisitoria dei PM e la memoria della difesa. (Marco Travaglio e Peter Gomez, 2005, BUR).
  • Intoccabili. Perché la mafia è al potere. Dai processi Andreotti, Dell'Utri & C. alla normalizzazione. Le verità occultate sui complici di Cosa Nostra nella politica e nello Stato.(Saverio Lodato e Marco Travaglio, 2005, BUR).
  • Berluscomiche. Bananas 2 la vendetta: le nuove avventure del Cavalier Bellachioma dal kapò al kappaò. (Marco Travaglio, 2005, Garzanti Libri).
  • Inciucio. Come la sinistra ha salvato Berlusconi. La grande abbuffata RAI e le nuove censure di regime, da Molière al caso Celentano. L'attacco all'Unità e l'assalto al Corriere. (Peter Gomez e Marco Travaglio, 2005, BUR).
  • Le mille balle blu. Detti e contraddetti, bugie e figuracce, promesse e smentite, leggi vergogna e telefonate segrete dell’uomo che da dodici anni prende in giro gli italiani: Napoleone Berlusconi. Vignette di Ellekappa. (Peter Gomez e Marco Travaglio, 2006, BUR).

venerdì, aprile 14, 2006

2/3 + 1/3 = 1?

Siccome questo blog è nato soprattutto per seguire l' evoluzione e le novità degli "Eddy from the Enot" mi sembra giusto scrivere in questa sede che oggi, dopo più di un anno, io e Daniele ci ritroveremo a suonare con un batterista. Infatti dopo aver composto e provato un po' di cose nella mia cucina (una testimonianza ne sono i video) ci si è presentata la possibilità di cimentarci in sala con un batterista. Come si evince dal titolo del post e in particolar modo dal punto interrogativo, non sappiamo allo stato attuale se questa persona è destinata a divetare il terzo sciaguarto Eddy boy oppure no, ma in ogni caso essendo galvanizzato da questa prospettiva volevo esternare la cosa scrivendo questo post. Nuove informazioni saranno disponibili a breve. Stay tuned.

martedì, aprile 11, 2006

Cobain come Elvis


Ebbene, dopo aver venduto tutto quello che di Kurt Cobain si poteva vendere, ovvero brani rimasti inediti, diari personali e chitarre, adesso si è deciso di vendere la sua immagine, ma non per uno spot dall' oltretomba (idea anche divertente secondo me), ma sotto forma di statuina da tavolo. Se da un lato questo mi sembra un conclamare Cobain come uno dei musicisti più caratterizzanti della musica di massa americana, che lo accosta a quel mito che è diventato Elvis the King, dall' altro lato trovo questa trovata sintomatica di quel collezionismo portato all' estremo di cui parlavo qualche post fa.
E' come se dal vendor venisse detto: "Bene il tuo artista preferito è morto e sepolto, non potrà più comporre musica, ma tu puoi acquistarlo e tenerlo sempre con te".
Voglio sottolineare che non sto qui difendendo il ricordo di Cobain, egli scelse consapevolmente di "vendersi" al pubblico, con tutte le conseguenze positive e negative che ne conseguono.

sabato, aprile 08, 2006

Monopoli a tempo di musica.

Come forse molti di voi sapranno , perchè è da tempo già visibile, è stato inaugurato un nuovo canale terrestre (analogico oltre che digitale), che fino a poco tempo fa non aveva nome e veniva identificato con la semplice sigla YOS (your open source).
Assistendo alla sua "programmazione" mi sembrava di sognare: un canale senza pubblicità che trasmette solo video tutto il giorno e per di più di gruppi o artisti anche interessanti (ovviamente rispetto ai miei gusti). Insomma una specie di Mtv:Brand New, ma in chiaro e terrestre.
Durante la sua comparsa anche il logo che tutt' ora compare in alto a destra dello schermo sembrava non avere forma e nome, come se volesse essere un canale pirata senza identità. Oggi, invece, il canale prende piena identità e il logo a chiare lettere ne sancisce il nome ufficiale: Flux (flusso).
Come tutti i sogni anche questo è giustamente terminato ed è destinato a sparire al più presto anche dalla memoria.
Ovviamente tra poco farà la comparsa la pubblicità (come è giusto che sia, del resto è gratuito) e pian pianino probabilmente assisteremo alla sua mtvizzazione: ai posteri l'ardua sentenza.
Personalmente spero solo che il genere musicale proposto rimanga questo e che non diventi una misera e inutile Mtv2.
Tralascio ora l'aspetto contenutisco del canale per prendere in esame un' altra faccenda ben più complessa e importante...Ci hanno triturato i coglioni in questa campagna elettorale parlando anche del ruolo predominante che Silvio Berlusconi (alias Mr. Mediaset) ha nel panorama dell' editoria e soprattutto in quello televisivo. Or bene in un ambiente in cui tutti sembrano attentissimi e preoccupati che un solo individuo (società) non possa controllare i media, nessuno si è accorto del signor Marco Tronchetti Proverà?
E già, Tronchetti Provera controlla 40 tra le più importanti società quotate in piazza affari e tra queste la Telecom Italia.
Che c'entra con la televisione? La Telecom controlla il gruppo La7 ed MTV e da un po' di tempo indovinate quale canale si è aggiunto ai due appena citati?
Date uno sguardo al logo della Flux.
Se non leggete bene vi agevolo: Flux an MTV property!

venerdì, aprile 07, 2006

Break on through (to the other side)



Era il 9 Novembre 1989 e a Berlino cadeva il famoso muro, simbolo di una divisione ideologica oltre che geografica; a Caserta si erano impegnati nel loro piccolo ad erigere un altro muretto, che non divideva il mondo in due blocchi contrapposti, ma semplicemente divideva parte di una Caserta "periferica" dal centro (per ulteriori dettagli vi rimando ad un mio post di Gennaio).
Insomma con il contributo del video posto qui in alto, sono contento di comunicare che finalmente la razionalità ha prevalso su un gesto inutile, quale era appunto la presenza di quello spartitraffico.
Eppure si apprende sin da piccoli che un segmento di retta è la maniera più veloce per unire 2 punti.

giovedì, aprile 06, 2006

Numeri

Nel 2001 a casa mia arrivò "Una Storia italiana" bellissimo volume con una biografia "completa" di Silvio Berlusconi. Quest' anno a casa mia non è arrivato nulla, ma a casa della mia ragazza è arrivato "La vera storia italiana", il dietro le quinte del governo Berlusconi, altro volume da custodire gelosamente.
Arrivando a pagina 154 si legge "27.119 dollari è il reddito medio odierno degli italiani (nel 2001 era di 24.670 dollari)".
Bene, quindi gli italiani negli ultimi 5 anni ci hanno "guadagnato" 2449 dollari, ma poichè ho sempre acquistato beni e servizi in euro, vediamo quanti euro ho guadagnato.
Vado su www.uic.it (ufficio italiano dei cambi).
Nel 2001 il cambio medio euro/dollaro era di 1,1175, quindi nel 2001 24670 dollari valevano 27568,72 euro.
Nel 2005 il cambio medio euro/dollaro è sceso a 0,8051, quindi 27119 dollari valgono 21833,51 euro.


27568,72 - 21833,51 = 5735,21


Aggiungo un Podcast e ne parlo male.


Il titolo di questo blog è solo provocatorio, o no?
Comunque volevo avvisare che ho aggiunto un podcast, in particolare uno gestito da una comunità indie (indiana?) italiana che mi è sembrato molto interessante e che spero sia spesso aggiornato.
Ok, detto questo mi soffermo su una considerazione da vecchio, ovvero che sto notando il proliferare di centinaia di nuovi gruppi che spuntano da tutte le parti e che ormai penso che non ci sarà mai più un genere musicale generazionale (cioè un movimento che sia identificabile con una data generazione).
Questa è una cosa possibile o meno, ma quello che non vorrei succedesse è che a causa dell' infinito numero di band in circolazione si finisca ognuno con avere i propri artisti preferiti senza possibilità di scambiare pareri con altri, perchè magari nessun altro li conosce. E' uno dei miei 1000 discorsi contorti e contradditori, me ne rendo coto, perdonatemi.
Non essendoci un mezzo di informazione comune (nel senso di una rivista, un sito), ma 1000, 10000 blog e podcast, è difficile che la musica di un gruppo che ho sentito ieri possa essere stata ascoltata anche da qualcuno che è vicino a me (geograficamente). Personalmente sento il bisogno di confrontarmi con i miei amici sull' evoluzione della musica, forse sono io che pecco, come dicevo, di vecchiaia. In un Mondo globalizzato non c'è più bisogno della vicinanza fisica? Magari dovrei abituarmi a chattare che so, tipo con degli indiani e commentare una band locale (indiana) che ho per caso ascoltato su un podcast del New Mexico?

martedì, aprile 04, 2006

Gli uomini preferiscono le bionde

Si chiama come da noi, Alice, ma invece di parlare italiano, parla francese: è la nuova offerta lanciata dalla Telecom Italia in Francia e potete consultarla su questo sito, mentre andando su quest' altro potrete paragonarla all' offerta italiana. Vi riassumo brevemente quello che ottengono i nostri cugini transalpini con l' abbonamento ad "Alice Box" al prezzo di 29,95 € mensili : collegamento ADSL 20 Mega (nominali) Flat , telefonate illimitate ai numeri fissi in Francia (di qualunque gestore), l'abbonamento alla TV via Internet, il canone telefonico e il modem (Wi-Fi) in comodato d'uso.
Non essendo ancora diffusa da Telecom Italia la tecnologia ADSL2+, la velocità massima raggiungibile qui da noi è attualmente di 4 Mega (nominali).
Comunque per cercare di allinearci all' offerta francese, almeno in termini di servizi offerti, bisognerebbe optare per l' abbonamento "Alice Home TV", che comprende una connessione ADSL in versione Flat fino a 4 Mega (sempre nominali) che costa 45,90 € al mese, a questi si devono aggiungere obbligatoriamente sia il canone mensile per l'abbonamento alla linea di 14,57 euro, sia l'abbonamento a Teleconomy No Problem per effettuare telefonate illimitate solo ai numeri fissi di Telecom Italia al costo di 15 euro al mese.
In totale l'abbonato italiano a "Alice Home TV" paga la bellezza di quasi 85 euro al mese per avere prestazioni inferiori, in termini di velocità dell'ADSL e di traffico telefonico, dell'abbonato francese a "AliceBox" che se la cava con nemmeno 30 euro mensili.
Mi viene un dubbio allora, non è che i francesi (che tra l'altro hanno un Pil ed un reddito procapite più alto rispetto a quello dell' Italia) siano "ben voluti" da Marco Tronchetti Provera, il quale salassa ogni mese noi italiani per applicare invece in Francia le tariffe telefoniche più basse d' Europa?
Un' altra considerazione è d' obbligo, se da noi i servizi di telecomunicazione si pagano di più ed altre imposte, come quelle sugli idrocarburi, sono più alte della media europea, come si pretende che le aziende italiane possano competere con il resto dell' Europa? E' quasi normale che chiudano qui da noi...

domenica, aprile 02, 2006

Ma si intende questo per inceneritori?

Stasera non ero sceso certamente per scattare queste foto, ma per scattarne un' altra, che poi per dimenticanza non ho neanche più fatto.
Comunque avevo la macchina fotografica con me (mai uscire di casa senza) e tornando a casa, in viale Lincoln, ho visto dei fuochi in lontananza (i primi falò di un'estate che si avvicina?) e mi è sembrato opportuno riportare le scene assurde che si "consumavano" intorno alle 23:40.
Dico assurde perchè non è ammissibile che succedano cose del genere in piena città (non per dire che possano succedere lecitamente in periferia)...Ma badate bene a non farvi distrarre dalle più plateali fiamme, l' assurdo non sono quelle, ma ciò che funge da combustibile ovvero l'immondizia, i chili e chili di rifiuti solidi urbani lasciati per le strade. Queste sono scene che a Caserta e dintorni si verificano a cadenza fissa, come i primi fiori primaverili e la comparsa del polline. I nostri dipendenti (politici) sono tutti intenti a racimolare voti per sedere a quelle poltrone tanto aspirate, orbene è il caso che chiunque venga eletto qui a Caserta faccia in modo di preoccuparsi "più seriamente" di questo piccolo problema che ci affligge e che affligge praticamente tutta la regione. Evidentemente questa situazione fa comodo a qualcuno, qualcuno che preferisce avere le strade piene di rifiuti, che forse si trasformano in banconote per chi da queste parti si fa chiamare cammorrista.
Io purtoppo non sono come Pasolini e "non so" i nomi di coloro che ci sono dietro...

P.S.
Resta per inciso che incendiare i cassonetti non serve a nessuno e provoca solo ulteriori danni all' ambiente, perchè non si organizzano manifestazioni giornaliere?

sabato, aprile 01, 2006

Tumore Vegetale

Questo nella foto è un limone colto con le mie mani dalla pianta del mio giardino, stiamo provando la chemioterapia, ma penso sia destinato ad una tragica fine