martedì, novembre 13, 2007

Questo NON è il migliore dei mondi

Perché i libri di Noam Chomsky sono insieme alla bibbia le fonti più citate al mondo? Perché ciò che dice è essenziale, documentato e in molti casi ineccepibile. Vi consiglio di leggere "Capire il Potere" ad esempio, io lo sto finendo di leggere in questi giorni e devo dire che alcuni strati di prosciutto che ho negli occhi sono stati asportati, con mio sommo piacere. E' bello poter vedere le cose in un'altra ottica, dare un senso più profondo agli avvenimenti, passati e presenti. Mentre leggevo "Capire il Potere" molte volte mi sono ritrovato a dire ad alta voce:"Ah ecco perché! Porca puttana!" e cose di questo genere, in un linguaggio colloquiale Chomsky ci spiega la storia della società (pressapoco degli ultimi cento anni), in particolare della società americana e quindi della società occidentale, ma anche di quella orientale, del mondo insomma. Non a caso la copertina raffigura una pila di libri con in sottofondo la faccia dell'autore, oltre le ovvie qualità intellettive che ne fanno uno stimato e rispettabile linguista infatti la sua qualità principale consiste nel riuscire a correlare e amalgamare dati provenienti da svariate fonti: giornali israeliani piuttosto che documenti declassificati della pentagono, libri di sociologia o di biologia, insomma quest'uomo semplicemente riesce a dedurre e capire (anche se nel limite dell'umana possibilità) i "grandi sistemi" (quelli sociali) e inoltre riesce a spiegarli. Quindi correte in libreria, scaricateli dalla rete, ma leggete Chomsky.

giovedì, novembre 08, 2007

Lotta di classe su tre corsie


Partendo da destra abbiamo la terza, la seconda e la prima categoria. Sulla corsia più lenta marciano solitamente i lavoratori diligenti e sottomessi: conducenti di autobus ad esempio o di Tir. Sempre in questa corsia, per persone lente e timorose di dio, troviamo auto di piccola o piccolissima cilindrata, macchine vecchie e ammaccate, con persone al loro interno grige e rassegnate, che si affannano per raggiungere un posto di lavoro che probabilmente baratterebbero per un bel posto all'interno della casa del Grande Fratello. Passando alla seconda corsia ecco che la cilindrata inizia a diventare più "importante", come le persone all'intero degli abitacoli, impiegati di varia categoria, futuri dirigenti e persone che non hanno il tempo per marciare nella prima corsia, troppo lenta ed analogica. Qui si corre ai limiti consentiti dalla legge, cercando di stare attenti ai vari dispositivi come gli autovelox, che cercano ingiustamente di fermare l'avanzata travolgente di questi rampolli. In realtà su questa corsia è anche possibile trovare alcuni ribelli della prima, soprattutto i conducenti giovani e intraprendenti (compresi i conducenti di Tir e di Autobus), che proprio non voglio essere confinati in quella di destra e cercano di spingersi il più a sinistra possibile, senza rendersi conto che quelli più a sinistra in realtà si sentono neoliberisti a tutto tondo. Ed infatti nella terza e più desiderata corsia troviamo gli uomini che ce l'hanno fatta, quelli che anche se in viaggio sono già "arrivati", quelli che sfrecciano in barba a leggi e limiti, tanto hanno la possibilità di pagare qualunque cosa, multe comprese. Infatti se una multa per eccesso di velocità colpisse un autista della prima, provocherebbe le ire funeste di quest'ultimo, con bestemmioni annessi. Gli eroi del capitalismo e della patria invece, comodi nei loro bolidi trangugia-benzina con tanti di quei cavalli che neanche tutte le diligenze del west assieme potrebbero eguagliare, pagano ben volentieri tutte le multe e per il motivo più ovvio: possono permettersi di andare oltre i limiti. Sono costoro sempre pronti ad abbagliare e spaventare quelli che osano varcare la riga tratteggiata e "invadere" la prestigiosa terza con le loro misere automobiline. E' qui che troviamo spesso le auto blu, che con tanto di lampeggiante blu sfrecciano a velocità folli per scortare l'uomo di turno, che dovrà prendere decisioni fondamentali per il mondo intero e che quindi non può rallentare la sua marcia e confondersi con gli altri, quelli ricchi, ma non potenti come lui.