mercoledì, settembre 24, 2008

Quindi Sartre

Non ricordo neanche più perché comprai "Il Muro", forse perché il nome di Sartre compare troppo spesso in ambiti così diversi che mi è sembrato doveroso leggerlo. Trovarsi in sintonia con quello che "Il Muro" ti sbatte in faccia è fin troppo semplice: ci si crede fortunati portatori di vita, di una luce unica e preziosa, ma purtroppo ciò è solo un'illusione; spararsi un colpo in testa vale come scendere in riva al mare a passeggiare.
Poi mi viene in mente Sclavi e il suo DellamorteDellamore, la parte dove Francesco Dellamorte spara all'impazzata sulla folla per portarsi avanti col lavoro (faceva il becchino, ricordate?), beh, leggete Erostrato di Sartre e scoprirete le infinite analogie.
Insomma, mi piace un bel po' questo scrittore, è agile, moderno, pulp e profondo come il K2 al contrario.

martedì, settembre 16, 2008

Sarà l'età (la nostra avanzata) oppure stiamo messi male?

Come molti ero solito vedere le date dei concerti sul sito di italy-gig-list dove qualcuno, non lo conosco, ma ora più che mai vorrei, riusciva a sintetizzare i concerti, elettrici ed elettronici, più "attraenti" della nostra penisola. Tra le altre cose fu proprio sul suo sito che appresi del concerto che Branca avrebbe tenuto a Roma (vedi post precedenti).
Beh, con mio sommo dispiacere il sito chiude, con una giustificazione sacrosanta e da me condivisa al 99,9%. Ve la riporto di seguito e vi annuncio che presto, forse, scriverò altre cazzate su questo mio blog.

"

'IT'S NOT FUNNY ANYMORE'

(Husker Du)

era un po di tempo che cercavo di farmi ritornare in mente le motivazioni per cui mandare avanti questa cosa.

piu' pensavo, piu' capivo che non ne valeva veramente piu' la pena.

infatti, la missione e' conclusa.

conclusa per evaporazione dell'obiettivo: quello di diffondere informazione riguardante una 'scena'.

perche' la 'scena', cosi come conosciuta, intesa e vissuta dallo scrivente per molti anni, non esiste piu'. morta per spappolamento.

per essere leggermente piu' preciso, la 'scena' si e' trasformata, nella sua maggior parte, in una misera, noiosa, ripetitiva fino alla presunzione, fatua, conservatrice e bigotta, falsa, straprovinciale, assopita, rinbambita, babbea imprenditoria da strapazzo con le pezze al culo.

a cascata, quello che la 'scena' offre sono in grande maggioranza banalita', concerti banali, dischi banali, discorsi banali, idee banali, personaggi banali . qualche mese, se va bene, e poi evaporano senza lasciare neanche un porco di alone.

mi serve? no, no, no e, sto cazzo, no!

oltre questa condizione oggettiva, di cui se non se ne ha la percezione significa essere partecipi allo stato di profonda delirante ipnosi collettiva che regola la vita di questo paese in questi anni a tutti i livelli, e che di se gia' basta ed avanza, avevo anche il 'bonus', cioe' le email di chi si lamenta della lista, di agenzie che si lamentano della lista, di gruppi musicali che si lamentano della lista, di gestori di locali che si lamentano della lista, di genitori dei minorenni che consultano la lista che si lamentano della lista, ma soprattutto uno sciame di uffici stampa che pensano di essere gli unici sulla terra ad avere qualcosa da promuovere, e soprattutto che abbiano le capacita' per farlo. che errore devastante.

cosi non va.

la musica, con annessi e connessi, dovrebbe aiutarti a cambiare la vita, non a cambiarti gli abiti ed il 'trend'.

quindi, bisognera' farsi cambiare la vita da qualcos'altro.

quindi, e' ora di chiudere.

niente di personale.

amici come prima.

cioe', per niente.

"