domenica, luglio 30, 2006

I Love Cavriago



Roseto degli Abruzzi a 264,4 Km da Caserta, Soundlabs festival, Stadio dell' Olmo, è questo il posto in cui suona "Cavriago".
I gruppi della città in questione sono infatti 2: Offlaga Disco Pax e Giardini di Mirò.
Ad aprire il festival è un duo statunitense "Swearing at Motorists" (chitarra, voce e batteria), che nonostante la mancanza di pubblico (forse in 20 sotto il palco) ci propongono una piuchepassabile performance.
L' atmosfera si scalda, però, solo con l'arrivo degli Offlaga e il conseguente incremento di persone a bordo palco. In realtà, nonostante il festival sia ormai "famoso" le persone giunte per assistere alla manifestazione (almeno stasera) sono ben poche.
Gli Offlaga non sono affatto male dal vivo, ascoltai il loro disco (con pochissima attenzione)
quando uscì, ed ora riascoltare le loro storie (perchè di cantastorie trattasi) è piacevole e divertente, sopratutto alcuni episodi, come "Kappler", "Tatraky" e "Cinnamon". Un gruppo nostalgico quello degli Offlaga, ispirato dagli eventi e dal suono dell' est anni '80 e dagli oggetti casalinghi "alla Bugo" (vedesi "De Fonseca").
L' ultimo gruppo a salire sul palco è la ragione dei 264,4 Km macinati in auto; già dal primo brano (uno nuovo) avverto la sensazione di annullamento dello spazio ("Non sono venuto a piedi da casa per sentire i Giardini di Mirò? Boh, non ricordo"). Mi sembra però che qualcosa non quadri e infatti mi accorgo che Alessandro Raina non è al suo posto, anzi non c'è proprio, sono Jukka e Corrado ad occuparsi delle parti cantate...Non so se sia una cosa definitiva oppure se Raina abbia avuto dei problemi, ma per quanto mi riguarda il meglio dei GdM è insito nelle parti suonate, ed in quelle la mancanza della "solita" voce non si avverte.
Di pezzi nuovi ne fanno alcuni (anche quello che ho videoripreso lo è) e devo dire che a questo punto non vedo l' ora di riascoltarli su disco!

I pezzi "classici" suonano come al solito: coinvolgenti, malinconici, rabbiosi e rumorosi, sono davvero bravi, è la terza volta che riesco a vederli e posso dire che tra i gruppi italiani che ho visto sono certamente i più energetici e veraci. Continuate così!!!

Nel finale ritornano sul palco anche gli Offlaga per urlare tutti assieme "I wanna be your dog" in una versione che definire caotica è poco...

P.S.
Se ve lo siete chiesto la rispota è sì, nella foto degli Offlaga Disco Pax al basso c' è il giardiniere Jukka in prestito per un brano.

venerdì, luglio 21, 2006

Nuove tecnologie, vecchi monopoli

Ma la legge Gasparri non doveva assicurare pluralità? E' arrivata una ventata di freschezza, è arrivata la TV sul cellulare...Ma dov' è il pluralismo se subito Mediaset si piazza come monopolista anche di questa nuova tecnologia? Tanto per dirne una anche il canale "Boing" (che la 3 pubblicizza in maniera tanto divertente, appartiene al gruppo del biscione) . Allora dov'è la libertà di cui tanto si parla? Sono libero di guarda Mediaset sullla TV analogica, sono libero di guardare Mediaset sul digitale terestre e da oggi libero di guardare Mediaset anche sul TVfonino? Non c'è nulla da fare il sistema è blindato non c' è verso di cambiare rotta, dopo la Fiat ecco un' altra industria che paralizza, per la quale occorre legiferare in continuazione. Lo spettacolo più tragicomico è vedere Emilio Fede che di tanto in tanto ricoda ai suoi telespettatori che a Rete4 lavorano tante persone e che se la sua rete andasse "sul satellite" molti rischierebbero il posto di lavoro; è facile per Fede avvalersi di un' intera rete televisiva (illegale) per propagandare (P2) le sue idee, lo stesso purtroppo non può fare uno sconosciuto Francesco Di Stefano

domenica, luglio 16, 2006

Al-Qaeda Blus



Questo è il primo blog/sito che riesce a mostrare in anteprima le immagini di un gruppo (musicale) che secondo "fonti certe" si occuperebbe di allietare Bin Laden durante la sua permanenza in uno dei tanti bunker/nascondigli del terrorista islamico.
Quello che stupisce è che le influenze sonore del medesimo gruppo siano certamente occidentali e del tutto lontane dalle atmosfere da mille e una notte...

sabato, luglio 15, 2006

Colluso




"...molta gente, dal 1944, da quando mi occupo di queste cose, sa come lavoro e sa quello che ho fatto..."
senatore a vita della repubblica italiana Giulio Andreotti


col||so

che ha stretto accordi segreti e illegali con esponenti della criminalità organizzata;

dizionario De Mauro

collusióne
sf. [sec. XVI; dal latino collusĭo-ōnis]. 1) Accordo segreto di due o più parti a danno di terzi per conseguire un fine illecito. In particolare, in diritto, accordo fraudolento...

da Sapere.it

Collusióne - Macchinazione fra due litiganti, che segretamente se la intendono a danno di un terzo: ed è termine proprio de' legisti.

da Etimo.it

giovedì, luglio 13, 2006

"It's always the same"

Ecco che ci risiamo, per un attimo ci eravamo illusi, ma proprio per un attimo, di aver trovato il batterista che facesse al caso nostro, ma purtroppo così non è stato. Eccoci allora nuovamente alla ricerca di un baldo giovane capace di pestare (con violenza e savoir faire) una batteria. Probabilmente tra qualche tempo affiggeremo anche dei volantini per la città, ma per ora annunciamo in questa sede che chiunque fosse interessato ai nostri brani (che può ascoltare un po' sparsi in questo blog) può farsi avanti, noi saremo lieti di suonare con lui...

P.S.
Sembrerà forse fuoriluogo o peggio, ma, nonostante la limitata conoscenza dei nostri strumenti (basso e chitarra), cerchiamo un batterista fottutamente bravo (perchè non ammetterlo?)

mercoledì, luglio 12, 2006

4 minuti e 33 secondi



“Sentivo e speravo di poter condurre altre persone alla consapevolezza che i suoni dell'ambiente in cui vivono rappresentano una musica molto più interessante rispetto a quella che potrebbero ascoltare a un concerto” John Cage

"Cage ha dimostrato così che il silenzio assoluto non esiste (nemmeno in una stanza anecoica, e cioè totalmente insonorizzata, perché anche lì uno sente almeno il proprio battito cardiaco). Il silenzio sarebbe da intendersi dunque semplicemente come un rumore di sottofondo" da qui

venerdì, luglio 07, 2006

Dischi a scoppio ritardato



Succede sempre più spesso ormai, avere la possibilità di ascoltare praticamente quello che si vuole porta ad ascoltare poco e male, oppure non permette i dovuti riascolti. Il caso che mi riguarda è The Greatest di Cat Power: soltanto la title track vale un intero album, meravigliosa, come sempre, la sua voce e curatissimi gli arrangiamenti, archi e cori perfetti...La sua musica viene da lontano, nel tempo e nello spazio, a bordo di un tagliaerbe, come in "Una storia vera", a velocità ridotta, e permette di osservare con la dovuta calma e attenzione il panorama, i fili d' erba mossi dal vento e le nuvole che corrono nel cielo...Potrebbe piovere in uno di questi pomeriggi estivi e ritrovarsi con un "buon" libro tra le mani ad osservare attraverso la finestra la pioggia che cade...ora sapete quale sarebbe la colonna sonora adatta...

martedì, luglio 04, 2006

Pubblicità controproducente


L' altra sera si parlava, con toni accesi, delle sigarette e del loro perchè. C' è chi ritiene che ci siano vantaggi nell' essere un fumatore, c' è chi esalta le sensazioni che un "tiro" provoca.
Restringendo il campo alla mia esperienza personale, ritengo che non ci sia nulla di più stupido del perpetuare un vizio nefasto e palesemente micidiale. Mi sono sempre sentito uno stupido e un idiota ogni volta che accendevo una sigaretta e ogni volta che la spegnevo. Nel momento in cui la fumavo, invece, l' assuefazione, e solo quella, giustificava la cazzata che stavo compiendo.
E' proprio l' assuefazione ad una sostanza (in questo caso la nicotina) la cosa che più mi infastidisce. Sono irritato, a dir poco, dal fatto di dover "soccombere" ad una sostanza estranea al mio organismo e che io ho introdotto senza nessuna necessità apparente.
Se un giorno mi ammalerò ed il mio dottore dovesse, con certezza, attribuire la mia malattia all' uso delle sigarette, penso che non sopporterei il sentirmi così imbecille...
Per farla breve sto cercando di non fumare più (conscio che il cercare di non farlo mi accompagnerà per moolto tempo, ammesso che riesca a non "ricaderci").
Quello che però è riuscito a smuovermi, a darmi la "forza" di prendere questa decisione è molto divertente. Infatti non sono state le scritte "cattive" sui pacchetti, nè le mille informazioni sui decessi annui o altro, ma è stato un foglietto all' interno di un pacchetto ad irritarmi a tal punto da farmi smettere. Dunque, all' interno di questo pacchetto (dal design innovato) c' era un foglietto che affermava: "Abbiamo cambiato tutto, tranne la qualità del nostro tabacco". Ora, se stai vendendo un prodotto che provoca direttamente un bel po' di morti ogni anno, non puoi, secondo me, usare questo atteggiamento...la qualità? Ma che me frega della qualità! Che significa, che mi stai ammazzando ma con altissimi standard? Avrei preferito che su quel foglietto pubblicitario ci fosse scritto: "Da oggi le nostre sigarette non uccidono più! Fuma pure quanto vuoi!".

Cambiando leggermente questione vorrei porre una domanda : "Un No Global con una sigaretta fra le labbra, che non mangia da McDonald e anzi sfonda le sue vetrine, è conscio del fatto che quella sigaretta è prodotta da una multinazionale? Come mai non si reca alla Philip Morris per sfasciare tutto?".
A questo punto, per quanto mi riguarda, un fumatore che si ritiene no global perde completamente il diritto di esserlo, non sarà altro che uno che si lascia condizionare dalle mode...c'è la moda di essere fumatore e la moda di essere no global...

sabato, luglio 01, 2006

"Ci vuole un simbolo!!!"


"Un qualcosa di puro, un qualcosa di giusto", grossomodo sono queste le battute degli acchiappafantasmi (a proposito poi vi racconto un aneddoto...) nel secondo film, quando decidono di animare la statua della libertà e di usarla come baluardo per far emergere la bontà dei newyorkesi. Bene, in Italia il simbolo è ovviamente un altro, non la statua della libertà, ma la nazionale di calcio. Non voglio certamente dire che il primo sia meglio del secondo o viceversa, ma semplicemente comunicare il mio sconforto nel vedere che solo questo sport unisce gli italiani nel più alto patriottismo raggiungibile: più di ogni discorso, che sia esso pronunciato da Ciampi, Napolitano o Mazzini in persona.
Vorrei chiarire che personalmente non mi sento tanto patriottico e non rimpiango il fatto che non ci sia vero patriottismo, mi sembra però quantomeno grottesco che nelle case degli italiani ci siano "bandiere della nazionale" e non della nazione. Cioè i tricolori che sventolano sui balconi e dalle finestre (gli stessi tricolori che saranno riposti e riesumati tra 4 anni) non rappresentano l' Italia, ma la squadra di cALCIO dell' Italia!!!
"Questo sport va odiato!!!", l'ho sentito pronunciare a gran voce per la prima volta da Beppe Grillo (che magari ieri sera era davanti ad un maxischermo a gustarsi la partita di calcio). Concordo, va "odiato", ma non in quanto sport, ma in quanto industria. E' mai possibile che le innovazioni nell' ambito delle telecomunicazioni (almeno in Italia) devono essere sempre trainate e sponsorizzate solo da questo sport?
Nel 1994 (o in quegli anni) gli italiani hanno capito che con le parabole, oltre a comprendere la parola del Signore potevano anche VEDERE le partite di calcio attraverso il proprio televisore. Sempre "grazie" al calcio sono stati venduti/acquistati milioni di decoder per il Dtt (il digitale terrestre), vendita sponsorizzata dal governo Berlusconi (presidente del Milan), che guardacaso proprio nel 1994 fece irruzione sulla scena politica.
Ai nostri giorni ancora "grazie" al calcio la TV via Web e la TV mobile stanno emergendo come nuovo orizzonte...e PierSilvio è pronto ad approfittarne...
Cosa devo pensare? Che la società dell' informazione in cui vivo mi permette di vedere (a pagamento) la mia squadra del cuore ovunque mi trovi? Che bello!!!

P.S. -Gli acchiappafantasmi-

Mi trovavo nel chiostro di Sant' Agostino, perché ho frequentato lì le elementari, e parlavo con un mio "amichetto" di questi mitici acchiappafantasmi, di Peter Venkman e gli altri. In realtà si parlava, a quei tempi, del cartone animato (The Real Ghostbusters) più che del film...Una suora che passava da quelle parti, sentendo i nostri discorsi si avvicinò e quasi indignata, con aria da suora, ci redarguì: "Come?! Come?! E' questo che vi insegnamo? Non si dice Acchiappa! Bisogna dire prendi!".
E questo è tutto quello che ho da dire riguardo ai Prendifantasma...

lunedì, giugno 26, 2006

Surrealismo?



Penso che come me tutti, o comunque la maggior parte delle persone, ascoltando i propri brani preferiti, consciamente o inconsciamente richiamino alla mente immagini reali o fittizie che siano. Si tratta del potere evocativo della musica, cioè di un qualcosa di non tangibile che riesce a suscitare reazioni psicochimiche nel nostro organismo...vi capita mai di avere la pelle d' oca ascoltando qualcosa?
Il mini viaggio riportato in questo video dei NIN ha una conclusione assurda, geniale, senza bisogno di commenti o di critiche...Sono immagini che non si dimenticano e che tornano alla mente ogni volta che si ascoltano queste poche note.

lunedì, giugno 19, 2006

Non solo Sanremo



In Italia e, incredibile dictu, anche nella nostra maleodorante (di rifiuti) regione ci sono un bel po' di rassegne e manifestazioni musicali estive, molte anche gratuite! Cercherò di fare un po' il punto della situazione, anche grazie a chi vorrà postare news e informazioni varie.
Dunque:

Il 30 Giugno i Milaus suoneranno "a gratis" all' interno della manifestazione Nonsolorock che quest'anno si tiene a Rotondi.

Il 14 Luglio suoneranno all' interno del festival Neapolis (fuorigrotta via terracina) sia i dEUS che gli Eels.

Il 15 Luglio sempre al Neapolis suona James Osterberg (aka Iggy Pop)!!!

Il
20 Luglio invece, per restare nella serie questa è la storia del rock, suoneranno (a 10 euro) i Simple Minds al Caivano Rock Festival.

Il 28 Luglio a Guardia Sanframondi al SixDaysSonicMadness suoneranno, per chi li ha persi ad Avellino, gli Ulan Bator con un gruppo casertano niente male a fare da apripalco, gli Gnut.

Per ora questo è tutto: se volete segnalarmi altri eventi, che avvengono in Campania, non tentennate...


P.S
Avete visto quante date a Caserta?



giovedì, giugno 15, 2006

Un buon motivo per restare in vita



E' un uccello! No, è un aereo! No, è Superman! NO! E' HOMER!!!
Incredibile, leggo da anni notizie su un possibile film dei Simpson e ho sempre cercato di immaginare come sarebbe stato andare al cinema per vedere un lungometraggio della famiglia gialla. Sembra che adesso basti semplicemente restare vivi fino all' anno prossimo: ecco un buon metodo per ridurre gli abusi di alcool e droghe. Non rischiate di morire: l' anno prossimo c'è il FILM dei Simpson!

Eccellente...

martedì, giugno 13, 2006

Scaricatavill

Nel 1985 un diciottenne di nome Kurt Donald Cobain con l' ausilio di un certo Dale Crover (già batterista dei Melvins) registrava una demo a casa della zia. Quella demo denominata Fecal Matter conteneva, tra gli altri, "Spank Thru", che ascoltata da un certo Krist Novoselic spingerà quest' ultimo ad unirsi al giovane per formare una band (di cui ora non ricordo il nome...). La demo in questione è sempre stata ritenuta gelosamente custodita da Courtney Love.
Grazie a qualcuno, però, e grazie soprattutto ad internet è oggi possibile ascoltare ben quattro brani di quella demo, basta andare sull' apposito blog per ascoltare i primi vagiti pregni di spirito adolescenziale di un Cobain alle prime armi...

domenica, giugno 11, 2006

Perso 'into 'o fridd



"Ad Avellino suonano gli Ulan Bator!!!"
E' questa la notizia che Edoardo mi comunica ed è questa l' informazione che cerco di diffondere ai più. La chiamata alle armi l' hanno sentita Laura, Daniele e Mamo&Consorte (Lara). Il concerto dovrebbe essere all' aperto e forse anche gratis...Si parte verso le 21.30 e senza problema si raggiunge il luogo dove si svolge il Mas/Fest_06. Il posto è incantevole: una radura a poche centinaia di metri dal corso principale della città, fitta di alberi e molto suggestiva. Varcata la soglia che delimita l' area festival costeggio uno stand che vende vinile, inizio a spulciare e incontro "Nevermind the Bollocks" (23 euro purtroppo) e questo è un buon presaggio per me...Il concerto è davvero gratuito! La birra costa solo 2 euro! Ci sono panini con salsiccia (grigliata sul posto) e pensando ai vegetariani anche panini con verdure.
Lasciando perdere la parte culinaria del festival piombiamo direttamente under the stage, per prestare orecchio e applausi ai tre gruppi che precedono gli Ulan Bator...Niente male davvero, sonorità interessanti per tutti e tre i gruppi (Rifugio Zena '43, Weltraum e Tom Bosley) e se non facesse così freddo li avrei ascoltati ancor più volentieri e senza sperare nella loro rapida dipartita in vista dell' avvento degli Ulan.
Il freddo incalza, ma noi non molliamo le nostre postazioni a bordo palco e quando arrivano Cambuzat e gli altri siamo lì a distanza di una stretta di mano. Si parte con un pezzo vecchio, "La Jouse de Tambour" e si capisce subito che questo non sarà un concerto per pubblicizzare l' ultimo disco, ma un live con pezzi "storici" (del resto il bassista dovrebbe essere quello del nucleo primordiale della band e forse anche il batterista). Oscillando tra "Végétale" e "Ego:Echo" arriviamo a metà concerto, dopo "Pensees Massacre" c' è qualcuno dal pubblico che urla:"Femme Cannibale!!! Femme Cannibale!!!" (quello sono io), ma Amaury si limita a sorridere, conscio del fatto che il brano non è in scaletta e che quindi non sarà eseguito...Torna invece serio ed annuncia quello che forse è il più famoso brano del gruppo "Santa Lucia" (c'è un estratto qui in basso). Che dire: la scaletta la vedete con i vostri occhi, mettere i brani nello stesso ordine su un lettore non darà mai lo stesso effetto, ma forse l' idea generale di come possa essere stato il tutto...Da notare che verso la fine arriva la polizia (senza fare chiasso in verità e senza interrompere nulla), Amaury annuncia che quindi il prossimo sarà l' ultimo pezzo, così potranno staccare...Il bello è che l' ultimo è "Let Go Ego", che sul disco dura sedici minuti!!! E qui forse anche 20!!!



P.S.
Sul retro della scaletta c' è il curriculum di un gruppo (Dilatazione) prodotto da Amaury Cambuzat e che ha appena pubblicato un promo cd. Dalle note si legge che due dei nove brani sono stati scritti dallo stesso Amaury...

venerdì, giugno 09, 2006

Recensione in arrivo sul binario 10

Dovevamo pubblicarle in contemporanea le recensioni (degli Xiu Xiu e dei Black Heart Precession, rispettivamente a Napoli e a Roma il 10 Maggio), ma per problemi vari quella di Daniele arriva solo stanotte. L' attesa è valsa, perchè la recensione è gustosa ed anche le foto, la pizza penso un po' meno (sti romani).


Mercoledì 10 maggio 2006

Disco Qube – Roma

The Black Heart Procession

Live

Ore 19,00, il lavoro si è già preso buona parte delle nostre forze, energia pura, ce la restituirà soltanto il giorno dopo.

Non importa siamo già partiti.

L’aggressività sull’acceleratore e un navigatore sempre sveglio e attento….fanno il loro dovere ed in poco più di 78 minuti siamo alle porte della Capitale.

Non è una sera violenta, anzi, ci si dirige direttamente in pizzeria.

Cosa buona e giusta.

Fu veramente cosa buona e giusta dal momento che gli unici clienti di quella sera eravamo noi ed i black heart procession i quali, accompagnati da tre,quattro fiche romane prezzolate si ingozzavano a più non posso buttandosi a capate su ogni portata e anche su quella successiva (‘Sti ‘merican).

Dopo una fila dominata da due perete milanesi che in trenta minuti hanno accumulato tanta di quella saliva da restarne affezionate e tenersela tutta per loro ci si accorge che una volta entrati non si può più uscire.

Ed in questa alcatraz del nuovo millennio ci sentiamo come frank morris. Un solo pensiero: FUGA. ma in ballo non c’era la vita ma solo la bottiglia di vino che il Milo aveva cortesemente fornito alla nostra avventura.

Niente da fare. Ogni diplomazia risulta vana.

Non ci resta che spendere il milione.

Non c’è il pienone. Meglio così siamo davanti a tutti.

Sotto i piedi di pall jenkins e della sua sega.

Non è un racconto porno.

Tangled prima e The Spell dopo.

Si inizia con le new delusion songs dei BHP.

Violino e Piano la fanno da padroni.

Non c’è più spazio per l’amata sega, adagiata però sul palco mantiene tutta la sua fascination.

Ancora i nuovi pezzi The Letter e Not Just Words (il pezzo più old style dell’album)

Cominciamo a ballare. Abbracciati e con bicchieri alzati sulle note di Amore del Tropico e Fingerprints.

IL batterista – John – è quanto di più innaturale abbia visto in vita mia. Ha una gamba di plastica!

E suona come se ne avesse quattro.

Incidente stradale due mesi or sono. Senza parole.

Mi offro come suo legale.

Non comprende.

Dopo gli offriremo una birra.

Dall’euforia dei balli tropicali ci catapultiamo pindaricamente nel buio più profondo del loro cuore con Church is red ed Even thieves couldn’t lie.

L’abbraccio fraterno è spontaneo, le nostre voci superano finanche quelle del buon pall.

Ma stasera si danza alla grande… Song about a…

Wednesday night fever.

Once said at the fires e fanno finta di andar via.

Ma addò vaje!!

Ed infatti neanche il tempo di prendere l’ennesima pinta e consumare il milione che ritornano a raccontarci le loro delusioni sul palco.

E questa volta colpiscono forte.

Bluewater, blackheart,

Blu Tears,

Lights So Dim

La stanchezza, i chilometri, il lavoro, I romani, la pizza di merda del locale di cui sopra

Tutti rapiti e nascosti per qualche ora

da questi narratori di esperienze amorose finite male

Dei giorni delle delusioni

Si ritorna casa.

Torso nudo e giubbino di pelle alla guerrieri della notte.


P.S.
Foto e recensione di Daniele Rienzo

giovedì, giugno 08, 2006

Proprio come hai immaginato



Non era possibile che nel mio blog personale (anche se ufficialmente degli eddy) non avessi ancora accennato ai Nine inch nails e quindi rimedio immediatamente postando un loro video. Si tratta delle prove di "Just Like You Imagined" dall' album ormai storico "The Fragile", uno dei pezzi in assoluto che preferisco dei NIN e che mostrano come Trent Reznor sia in realtà un onemanband, essendo colui che cura tutto, a partire dalle parti suonate fino ad arrivare alle intonazioni vocali di chi ha l' onore di suonare con lui. Che dire, alzate il volume fino a poco sotto la soglia del dolore e godetevi il brano!!!

martedì, giugno 06, 2006

Lindo pinto e formattato


Salve a chiunque crede ancora nell' esistenza di questo blog. In effetti è da molto che non scrivo, ma il problema è stato indipendente dalla mia volontà e legato alla mia assenza per cause di "alto impegno civile". Mi spiego: ho prestato servizio come scrutatore nelle ultime elezioni amministrative e quindi ho lasciato incustodito per due giorni il mio pc; questo ha causato l' avvento delle dita dei miei nipoti sulla tastiera ed il conseguente non funzionamento della rete. In un primo momento ho pensato ad un classico disservizio telecom, ma alla fine dopo la decisione del formattone (ed il conseguente ripristino del collegamento) ho capito che la causa di tutto è stata la mia "incuria". Veniamo alla descrizione dei due (anzi tre) giorni di elezioni, premetto che non avevo mai svolto tale compito. Il sabato pomeriggio (giorno prima delle elezioni) sono andato al seggio per la costituzione del medesimo e insieme al presidente, alla segretaria e ad altri tre colleghi scrutatori abbiamo vidimato le schede (1020 nella nostra sezione). Il giorno stesso ho pensato: "Che spreco di danaro! Sei persone per gestire una sezione! Ne basterebbero quattro!"
Il giorno dopo, verso le ore 20.30 ho capito l' utilità delle sei persone, in quanto il flusso di elettori sarebbe stato certamente ingestibile da solo quattro.
La domenica il seggio ha chiuso alle 22, per riaprire il giorno dopo alle 7, quindi alle tre del pomeriggio, chiuso il voto, via con lo scrutinio. Ok, pronti con la matita, il presidente legge le schede estratte dall' urna, le mostra ai rappresentanti di lista (uomini e donne di partito, alcuni di essi candidati!!!) e noi (scutatori) segnamo su un apposito libro i voti ottenuti dai candidati sindaco, dai partiti e dai candidati consiglieri/assessori.
Le combinazioni del voto (oltre alla possibilità del presidente di decidere a sua discrezione) hanno assicurato un buon livello di parzialità, una legge davvero studiata ad hoc.
Esempio: il candidato "Caio" è iscritto nelle liste del partito "Vinceremo", sulla scheda elettorale c'è scritto "Caia" (nome che non esiste) sul rigo del partito Perderemo. Non importa, il presidente di sezione ritiene che l'elettore abbia semplicemente sbagliato, magari perchè anziano, e quindi assegna comunque il voto a Caio e al partito Vinceremo (e certo che vincerete!!!). Ovviamente ci sono le contestazioni dei rappresentanti di lista, ma accontentando un po' tutti si evitano liti e discussioni, del resto è mezzanotte e vogliamo andare a letto...

lunedì, maggio 22, 2006

Redrum

Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca Il mattino ha l'oro in bocca

domenica, maggio 21, 2006

Mudhoney e il sound di Seattle


Siamo in ritardo...avranno già iniziato? Evidentemente la risposta è sì, l' addetta ai biglietti ci dice che sono al secondo pezzo...Via, corriamo, lascia la bottiglia di vino, non puoi entrare con un' arma contundente ad un concerto dei Mudhoney!!...Entriamo nel Circolo degli artisti alle 22.40 circa, i Jennifer Gentle hanno già finito, Mark Arm è in fondo ad uno stanzone, che si sviluppa in lunghezza (raggiungere il bordopalco sarà impossibile), è sul palco e sta suonando un pezzo di cui cerco di ricordare il titolo, ma ecco che il pezzo finisce, il tempo di dare uno sguardo in giro e parte "Touch me I'm Sick", il pubblico scoppia, e il sound è proprio quello che mi aspettavo, aggressivo, abrasivo e confuso al punto giusto. Non appena terminato il brano sento subito due voci urlare: "Hate the Poliiice!!! Hate The Poliiice!!!" ed io penso: "Non c'è bisogno di chiedere, la faranno, state tranquilli" (infatti nell' encoure ci sarà). Mi aspettavo trombe e fiati sul palco (nell' ultimo disco ci sono, quindi), ma la line-up è quella classica a 4, la serata rotola via con velocità incredibile, i brani che sia alternano mi ricordano milioni di situazioni, "If I Think", "In 'N' Out Of grace"...assolo di batteria entusiasmante, grande Dan Peters!

Unica stranezza è l' aver visto più Gibson che Fender.

venerdì, maggio 19, 2006

La passione di Pasolini


Pier Paolo Pasolini (PPP), già il nome ha in sè una musicalità, un' armonia che ti cattura, che non può che affascinarti. E' stato brutalmente ucciso, rifutato dalla società, la stessa società che quotidianamente uccideva il sottoproletariato (i morti di fame letteralmente) e che egli invece invidiava perchè ultimo detentore, il sottoproletariato, della semplicità ormai persa. Insomma Pasolini come ha detto Moravia era un poeta "e di poeti ne nascono tre o quattro ogni secolo". Non voglio, però, parlare di Pasolini in generale e del suo ruolo nella storia culturale dell' Italia e del Mondo (non ho neanche le basi per farlo), ma voglio semplicemente consigliare a tutti la visione de "La Ricotta", terzo film (uno degli episodi di Ro.Go.Pa.G.) del regista. Ho avuto modo di vederlo recentemente e mi ha folgorato per la sua forza dirompente e per la semplicità con cui il poeta/regista assesta colpi allo stomaco della sua società. In questa mezz' ora di puro estro artistico si racconta la storia di "Stracci", una comparsa che "interpetra" il ruolo del ladrone buono sul set di un film sulla passione di Cristo. Stracci è un morto di fame e come tale è alla ricerca continua di cibo, vittima di una fame atavica, che caratterizza la classe sociale a cui egli appartiene. Nel corso del film egli regalerà alla famiglia il proprio cestino del pranzo (che spetta ad ogni comparsa), ne "prenderà" un altro travestendosi da donna, ma anche questo andrà perso. In ultimo riuscirà a comprare una ricotta e a mangiare tutto quello rimasto sul tavolo dell' ultima cena, mentre comparse e attori vari irridono il suo modo di ingozzarsi (o più probabilmente la sua posizione sociale). Mentre si gira la scena in cui Stracci ha persino una battuta ("Quando sarai nel regno dei cieli ricordati di me") egli muore sulla croce, non come un Dio, ma perchè "...non aveva altro modo di ricordarci che anche lui era vivo..."
E' questo quello che dice Orson Wells quando gli dicono che Stracci è morto; già, perchè Orson Wells interpetra il regista del film sulla passione e parla attraverso le parole di un altro regista (PPP).
All' interno del film, intervistato da un giornalista: "Che cosa ne pensa della società italiana?", Wells-regista-attore risponderà: "Il popolo più analfabeta, la borghesia più ignorante d'Europa" e ancora alla domanda: "Che cosa ne pensa della morte?" risponderà: "Come marxista è un fatto che non prendo in considerazione".
Al di là delle citazioni colte e dei messaggi forti, fortissimi, "La ricotta" è interessante anche per le trovate puramente cinematrografiche: Pasolini era ricco di idee e qui ce ne sono un bel po'. Guardando il film mi son venute alla mente affinità con alcune trovate di Kubrick, come l' autoreferenziazione. Infatti, Wells, in quella intervista di cui sopra, leggerà una poesia da un libro intitolato "Mamma Roma" e, se ricordate, il drugo Alex alla ricerca di dischi spulcerà vinili in un contenitore dove c'è in bella mostra la colonna sonora di "2001: Odissea nello spazio". Inoltre la scena in cui Alex amoreggia a doppia velocità con le due ragazze incontrate nel negozio di dischi mi ricorda i vari passaggi in cui "Stracci" viene mandato appunto a doppia velocità, come nelle scenette comiche di Chaplin, escamotage che Pasolini riprenderà in seguito con il Chaplin italiano (Totò) in Uccellacci e Uccellini, ma questa è un' altra storia.