Questo sono io dopo un concerto esagerato, uno dei più bei concerti a cui abbia mai assistito.
Brano dopo brano, senza tregua, Trent ha infilato una scaletta da paura, proponendo perle prese praticamente da tutti gli album, anche dal primo: "Down in it" (da "Pretty Hate Machine" appunto) dimostra la possibilità di interpretare anche il rap in modo personale (scrivo proprio rap e non hip hop). Alle tastiere e a volte alle chitarre oltre al saltellante e ottimo Aaron North si è visto in azione il nostro Alessandro Cortini, italiano purosangue, che secondo me diventerà un elemento fondamentale dei nuovi Nine Inch Nails. Parole sulla serata o sulla giornata sarebbero davvero inutili e porterebbero a spreco di inchiostro (cioè di bit) quindi vi propongo semplicemente la scaletta della serata: a buon intenditore poche parole.
Pinion
Mr. Self Destruct
Terrible Lie
Heresy
March of the Pigs
The Frail
The Wretched
Closer
The Becoming
The Beginning of the End
Wish
Gave Up
Help Me I'm in Hell
Eraser
Reptile
No You Don't
Survivalism
Only
Down in It
Hurt
The Hand that Feeds
Head Like a Hole
P.S.
Prima dei Nine Inch Nails hanno suonato gli/le Ladytron: una presenza scenica praticamente nulla e un sound poco, davvero poco coinvolgente, insomma dal vivo non mi son piaciuti/piaciute. L'unico momento in cui hanno suscitato urla e gemiti è stato quando hanno annunciato che dopo di loro avrebbero suonato i Nine Inch Nails.
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2 commenti:
Che dire, senza parole.. Luciano ai NIN. Estrema contentezza da oltremanica per te.
Trent Reznor mi ha pienamente soddisfatto con Closer e Hurt. E' stata una figata quando il mio battare le mani al ritmo di Hurt ha contagiato tutti! Cmq i fans dei NIN sono scostumati.
P.S.
Le due cantanti dei Ladytron a un certo punto sembravano Paola&Chiara, ma la loro musica è piacevolmente ballabile in discoteca al posto di tante cacate.
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