lunedì, luglio 09, 2007

Razzo d'Argento



La vecchiaia incalza e i modi di affrontare un concerto cambiano, insieme all'età. Sei anni fa si arrivò ad Ostia Antica alle 3 del pomeriggio per assistere al live dei Sonic Youth sicuri della prima fila (e ci riuscimmo). Questa volta si è giunti in tardo pomeriggio consci di prendere posto sugli spalti dello strepitoso anfiteatro romano, che funziona ora come funzionava 2000 anni fa!
Quando aprono i cancelli mi viene intimato di finire la birra e poi di entrare, vi sembrerà strano e se ci ripenso sembra strano anche a me, ma ho preferito lasciarla e incamminarmi verso la sonicità...sulla via di Damasco.
Percorrendo il lungo viale che conduce all'anfiteatro, mentre osservavo incantato le rovine degli scavi mi è parso strano ascoltare già dei suoni nell'aria, non era annunciato alcun gruppo di supporto (del resto non c'è bisogno di supportare i sonici).
Lo stile e la formazione (basso, batteria e sax) mi ha fatto venire in mente subito gli Zu e la pertica Moore verso la fine lo ha confermato con un ringraziamento.
Questa volta è stato facile scegliere quale brano videoriprendere, si sapeva già la scaletta e quindi ho aspettato da bravo ragazzo che terminasse Teenage Riot per accendere la fotocamera e registrare la seconda in lista (girate il vinile o il cd o la musicassetta di Daydream Nation): Silver Rocket.
Il concerto lo posso descrivere come un tornado che ti ingloba e ti sbatte da tutte le parti fino a quando non riesci a capire neanche qual è il sopra e qual è il sotto. Dovevano suonare tutto Daydream Nation e l'hanno fatto nella prima parte e poi c'è stata la seconda...e anche la terza! Mi è sembrato di assistere ai geniali encore (a volte anche tre) dei Cure.
Hanno suonato moltissimi brani da "Rather Ripped", purtroppo non "Rats", ma come mi ha fatto notare un Danielsound abbastanza drunken Lee Ranaldo (Messia per gli Eddy) e voce della suddetta "Rats" si è dato comunque a sufficienza.
Piccola nota: è la prima volta che finito un concerto acquisto un libro e non un disco dell'artista in questione, ma essendo Lee Ranaldo genio multiforme non mi sconcerta scoprire che si diletta anche nella scrittura, il libro si chiama "Road Movies" e dovrebbe essere una sorta di diario di bordo dei primi anni Sonici...Restate sintonizzati e vi dirò di più.

P.S.
Parlando di libri faccio volentieri pubblicità a "Percezioni" un'antologia tascabile edita da "L'Aperia" (casa editrice casertana) che racchiude racconti e impressioni di alcuni scrittori in erba del casertano. Il libro costa 3 euro e a prescindere da tutto credo siano iniziative da incentivare.

2 commenti:

Laura ha detto...

Quello dell'anfiteatro romano di Ostia Antica si è confermato uno scenario suggestivo e spettacolare...
bello anche aver dormito da Antonio a Roma...
:)

Anonimo ha detto...

e facciamola sta pubblicità và... accattatavill...anche senza prescindere da tutto!
ciao lucià!
stf.