domenica, luglio 30, 2006
I Love Cavriago
Roseto degli Abruzzi a 264,4 Km da Caserta, Soundlabs festival, Stadio dell' Olmo, è questo il posto in cui suona "Cavriago".
I gruppi della città in questione sono infatti 2: Offlaga Disco Pax e Giardini di Mirò.
Ad aprire il festival è un duo statunitense "Swearing at Motorists" (chitarra, voce e batteria), che nonostante la mancanza di pubblico (forse in 20 sotto il palco) ci propongono una piuchepassabile performance.
L' atmosfera si scalda, però, solo con l'arrivo degli Offlaga e il conseguente incremento di persone a bordo palco. In realtà, nonostante il festival sia ormai "famoso" le persone giunte per assistere alla manifestazione (almeno stasera) sono ben poche.
Gli Offlaga non sono affatto male dal vivo, ascoltai il loro disco (con pochissima attenzione) quando uscì, ed ora riascoltare le loro storie (perchè di cantastorie trattasi) è piacevole e divertente, sopratutto alcuni episodi, come "Kappler", "Tatraky" e "Cinnamon". Un gruppo nostalgico quello degli Offlaga, ispirato dagli eventi e dal suono dell' est anni '80 e dagli oggetti casalinghi "alla Bugo" (vedesi "De Fonseca").
L' ultimo gruppo a salire sul palco è la ragione dei 264,4 Km macinati in auto; già dal primo brano (uno nuovo) avverto la sensazione di annullamento dello spazio ("Non sono venuto a piedi da casa per sentire i Giardini di Mirò? Boh, non ricordo"). Mi sembra però che qualcosa non quadri e infatti mi accorgo che Alessandro Raina non è al suo posto, anzi non c'è proprio, sono Jukka e Corrado ad occuparsi delle parti cantate...Non so se sia una cosa definitiva oppure se Raina abbia avuto dei problemi, ma per quanto mi riguarda il meglio dei GdM è insito nelle parti suonate, ed in quelle la mancanza della "solita" voce non si avverte.
Di pezzi nuovi ne fanno alcuni (anche quello che ho videoripreso lo è) e devo dire che a questo punto non vedo l' ora di riascoltarli su disco!
I pezzi "classici" suonano come al solito: coinvolgenti, malinconici, rabbiosi e rumorosi, sono davvero bravi, è la terza volta che riesco a vederli e posso dire che tra i gruppi italiani che ho visto sono certamente i più energetici e veraci. Continuate così!!!
Nel finale ritornano sul palco anche gli Offlaga per urlare tutti assieme "I wanna be your dog" in una versione che definire caotica è poco...
P.S.
Se ve lo siete chiesto la rispota è sì, nella foto degli Offlaga Disco Pax al basso c' è il giardiniere Jukka in prestito per un brano.
venerdì, luglio 21, 2006
Nuove tecnologie, vecchi monopoli
Ma la legge Gasparri non doveva assicurare pluralità? E' arrivata una ventata di freschezza, è arrivata la TV sul cellulare...Ma dov' è il pluralismo se subito Mediaset si piazza come monopolista anche di questa nuova tecnologia? Tanto per dirne una anche il canale "Boing" (che la 3 pubblicizza in maniera tanto divertente, appartiene al gruppo del biscione) . Allora dov'è la libertà di cui tanto si parla? Sono libero di guarda Mediaset sullla TV analogica, sono libero di guardare Mediaset sul digitale terestre e da oggi libero di guardare Mediaset anche sul TVfonino? Non c'è nulla da fare il sistema è blindato non c' è verso di cambiare rotta, dopo la Fiat ecco un' altra industria che paralizza, per la quale occorre legiferare in continuazione. Lo spettacolo più tragicomico è vedere Emilio Fede che di tanto in tanto ricoda ai suoi telespettatori che a Rete4 lavorano tante persone e che se la sua rete andasse "sul satellite" molti rischierebbero il posto di lavoro; è facile per Fede avvalersi di un' intera rete televisiva (illegale) per propagandare (P2) le sue idee, lo stesso purtroppo non può fare uno sconosciuto Francesco Di Stefano
domenica, luglio 16, 2006
Al-Qaeda Blus
Questo è il primo blog/sito che riesce a mostrare in anteprima le immagini di un gruppo (musicale) che secondo "fonti certe" si occuperebbe di allietare Bin Laden durante la sua permanenza in uno dei tanti bunker/nascondigli del terrorista islamico.
Quello che stupisce è che le influenze sonore del medesimo gruppo siano certamente occidentali e del tutto lontane dalle atmosfere da mille e una notte...
sabato, luglio 15, 2006
Colluso
"...molta gente, dal 1944, da quando mi occupo di queste cose, sa come lavoro e sa quello che ho fatto..."
senatore a vita della repubblica italiana Giulio Andreotti
col|lù|so
che ha stretto accordi segreti e illegali con esponenti della criminalità organizzata;
dizionario De Mauro
collusióne
sf. [sec. XVI; dal latino collusĭo-ōnis]. 1) Accordo segreto di due o più parti a danno di terzi per conseguire un fine illecito. In particolare, in diritto, accordo fraudolento...
da Sapere.it
Collusióne - Macchinazione fra due litiganti, che segretamente se la intendono a danno di un terzo: ed è termine proprio de' legisti.
da Etimo.it
giovedì, luglio 13, 2006
"It's always the same"
Ecco che ci risiamo, per un attimo ci eravamo illusi, ma proprio per un attimo, di aver trovato il batterista che facesse al caso nostro, ma purtroppo così non è stato. Eccoci allora nuovamente alla ricerca di un baldo giovane capace di pestare (con violenza e savoir faire) una batteria. Probabilmente tra qualche tempo affiggeremo anche dei volantini per la città, ma per ora annunciamo in questa sede che chiunque fosse interessato ai nostri brani (che può ascoltare un po' sparsi in questo blog) può farsi avanti, noi saremo lieti di suonare con lui...
P.S.
Sembrerà forse fuoriluogo o peggio, ma, nonostante la limitata conoscenza dei nostri strumenti (basso e chitarra), cerchiamo un batterista fottutamente bravo (perchè non ammetterlo?)
P.S.
Sembrerà forse fuoriluogo o peggio, ma, nonostante la limitata conoscenza dei nostri strumenti (basso e chitarra), cerchiamo un batterista fottutamente bravo (perchè non ammetterlo?)
mercoledì, luglio 12, 2006
4 minuti e 33 secondi
“Sentivo e speravo di poter condurre altre persone alla consapevolezza che i suoni dell'ambiente in cui vivono rappresentano una musica molto più interessante rispetto a quella che potrebbero ascoltare a un concerto” John Cage
"Cage ha dimostrato così che il silenzio assoluto non esiste (nemmeno in una stanza anecoica, e cioè totalmente insonorizzata, perché anche lì uno sente almeno il proprio battito cardiaco). Il silenzio sarebbe da intendersi dunque semplicemente come un rumore di sottofondo" da qui
venerdì, luglio 07, 2006
Dischi a scoppio ritardato
Succede sempre più spesso ormai, avere la possibilità di ascoltare praticamente quello che si vuole porta ad ascoltare poco e male, oppure non permette i dovuti riascolti. Il caso che mi riguarda è The Greatest di Cat Power: soltanto la title track vale un intero album, meravigliosa, come sempre, la sua voce e curatissimi gli arrangiamenti, archi e cori perfetti...La sua musica viene da lontano, nel tempo e nello spazio, a bordo di un tagliaerbe, come in "Una storia vera", a velocità ridotta, e permette di osservare con la dovuta calma e attenzione il panorama, i fili d' erba mossi dal vento e le nuvole che corrono nel cielo...Potrebbe piovere in uno di questi pomeriggi estivi e ritrovarsi con un "buon" libro tra le mani ad osservare attraverso la finestra la pioggia che cade...ora sapete quale sarebbe la colonna sonora adatta...
martedì, luglio 04, 2006
Pubblicità controproducente
L' altra sera si parlava, con toni accesi, delle sigarette e del loro perchè. C' è chi ritiene che ci siano vantaggi nell' essere un fumatore, c' è chi esalta le sensazioni che un "tiro" provoca.
Restringendo il campo alla mia esperienza personale, ritengo che non ci sia nulla di più stupido del perpetuare un vizio nefasto e palesemente micidiale. Mi sono sempre sentito uno stupido e un idiota ogni volta che accendevo una sigaretta e ogni volta che la spegnevo. Nel momento in cui la fumavo, invece, l' assuefazione, e solo quella, giustificava la cazzata che stavo compiendo.
E' proprio l' assuefazione ad una sostanza (in questo caso la nicotina) la cosa che più mi infastidisce. Sono irritato, a dir poco, dal fatto di dover "soccombere" ad una sostanza estranea al mio organismo e che io ho introdotto senza nessuna necessità apparente.
Se un giorno mi ammalerò ed il mio dottore dovesse, con certezza, attribuire la mia malattia all' uso delle sigarette, penso che non sopporterei il sentirmi così imbecille...
Per farla breve sto cercando di non fumare più (conscio che il cercare di non farlo mi accompagnerà per moolto tempo, ammesso che riesca a non "ricaderci").
Quello che però è riuscito a smuovermi, a darmi la "forza" di prendere questa decisione è molto divertente. Infatti non sono state le scritte "cattive" sui pacchetti, nè le mille informazioni sui decessi annui o altro, ma è stato un foglietto all' interno di un pacchetto ad irritarmi a tal punto da farmi smettere. Dunque, all' interno di questo pacchetto (dal design innovato) c' era un foglietto che affermava: "Abbiamo cambiato tutto, tranne la qualità del nostro tabacco". Ora, se stai vendendo un prodotto che provoca direttamente un bel po' di morti ogni anno, non puoi, secondo me, usare questo atteggiamento...la qualità? Ma che me frega della qualità! Che significa, che mi stai ammazzando ma con altissimi standard? Avrei preferito che su quel foglietto pubblicitario ci fosse scritto: "Da oggi le nostre sigarette non uccidono più! Fuma pure quanto vuoi!".
Cambiando leggermente questione vorrei porre una domanda : "Un No Global con una sigaretta fra le labbra, che non mangia da McDonald e anzi sfonda le sue vetrine, è conscio del fatto che quella sigaretta è prodotta da una multinazionale? Come mai non si reca alla Philip Morris per sfasciare tutto?".
A questo punto, per quanto mi riguarda, un fumatore che si ritiene no global perde completamente il diritto di esserlo, non sarà altro che uno che si lascia condizionare dalle mode...c'è la moda di essere fumatore e la moda di essere no global...
sabato, luglio 01, 2006
"Ci vuole un simbolo!!!"
"Un qualcosa di puro, un qualcosa di giusto", grossomodo sono queste le battute degli acchiappafantasmi (a proposito poi vi racconto un aneddoto...) nel secondo film, quando decidono di animare la statua della libertà e di usarla come baluardo per far emergere la bontà dei newyorkesi. Bene, in Italia il simbolo è ovviamente un altro, non la statua della libertà, ma la nazionale di calcio. Non voglio certamente dire che il primo sia meglio del secondo o viceversa, ma semplicemente comunicare il mio sconforto nel vedere che solo questo sport unisce gli italiani nel più alto patriottismo raggiungibile: più di ogni discorso, che sia esso pronunciato da Ciampi, Napolitano o Mazzini in persona.
Vorrei chiarire che personalmente non mi sento tanto patriottico e non rimpiango il fatto che non ci sia vero patriottismo, mi sembra però quantomeno grottesco che nelle case degli italiani ci siano "bandiere della nazionale" e non della nazione. Cioè i tricolori che sventolano sui balconi e dalle finestre (gli stessi tricolori che saranno riposti e riesumati tra 4 anni) non rappresentano l' Italia, ma la squadra di cALCIO dell' Italia!!!
"Questo sport va odiato!!!", l'ho sentito pronunciare a gran voce per la prima volta da Beppe Grillo (che magari ieri sera era davanti ad un maxischermo a gustarsi la partita di calcio). Concordo, va "odiato", ma non in quanto sport, ma in quanto industria. E' mai possibile che le innovazioni nell' ambito delle telecomunicazioni (almeno in Italia) devono essere sempre trainate e sponsorizzate solo da questo sport?
Nel 1994 (o in quegli anni) gli italiani hanno capito che con le parabole, oltre a comprendere la parola del Signore potevano anche VEDERE le partite di calcio attraverso il proprio televisore. Sempre "grazie" al calcio sono stati venduti/acquistati milioni di decoder per il Dtt (il digitale terrestre), vendita sponsorizzata dal governo Berlusconi (presidente del Milan), che guardacaso proprio nel 1994 fece irruzione sulla scena politica.
Ai nostri giorni ancora "grazie" al calcio la TV via Web e la TV mobile stanno emergendo come nuovo orizzonte...e PierSilvio è pronto ad approfittarne...
Cosa devo pensare? Che la società dell' informazione in cui vivo mi permette di vedere (a pagamento) la mia squadra del cuore ovunque mi trovi? Che bello!!!
P.S. -Gli acchiappafantasmi-
Mi trovavo nel chiostro di Sant' Agostino, perché ho frequentato lì le elementari, e parlavo con un mio "amichetto" di questi mitici acchiappafantasmi, di Peter Venkman e gli altri. In realtà si parlava, a quei tempi, del cartone animato (The Real Ghostbusters) più che del film...Una suora che passava da quelle parti, sentendo i nostri discorsi si avvicinò e quasi indignata, con aria da suora, ci redarguì: "Come?! Come?! E' questo che vi insegnamo? Non si dice Acchiappa! Bisogna dire prendi!".
E questo è tutto quello che ho da dire riguardo ai Prendifantasma...
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