venerdì, settembre 09, 2011

Considerazioni di un fan-atico

20 anni da Nevermind...per gli attuali vent'enni un disco della Storia e che non hanno vissuto direttamente,un po' come per me i dischi dei Doors. Nevermind: per la maggior parte di quelli che c'erano nei '90 un disco di un gruppo sopravvalutato e che non ha detto nulla di nuovo.
Mi permetto di dissentire...A volte percepisco nelle parole di chi è mio coetaneo un distacco dai Nirvana, quasi generazionale, nel senso: "Sì vabbè all'epoca li ascoltavo, poi lui si è ucciso e divenne un po' un mito, ma a ben vedere non erano un granché e poi i media hanno ricamato la classica immagine del bello e dannato".
A volte mi ritrovo a parlare con i coetanei di mio fratello (gente un po' dopo i 40), gente che leggeva Frigidaire e ascoltava cosette come i Death in June, i Killing Joke, i Joy Division o i Pink Dots...vivevano i Nirvana come un gruppo del cazzo (Beatles distorti)...Mi ritrovo a parlare ora con loro e mi descivono l'unplugged in New York come una delle cose più belle degli anni 90...Ahahaha e a me viene da sorridere a pensare a uno di questi 40enni che spiega ad un trentenne che i Nirvana sono stati un grande gruppo.
E' la prima volta, credo, che una band diventa "importante", o almeno interessante, per la generazione che era già "vecchia" quando il cantante prese la decisione di spararsi un colpo alla testa...e questo è molto divertente, non trovate?

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