giovedì, gennaio 17, 2008
E se fosse come per il cinema?
A volte mi interrogo sui cambiamenti e sul fatto che sono immerso in essi e ne faccio parte; in un modo o nell'altro devo cercare di dare senso agli avvenimenti che avvengono intorno a me. Pensando al peer2peer, di cui ho già scritto più volte, sto iniziando a credere che si sta giungendo ad un cambiamento radicale nella fruizione della musica, e non mi riferisco al fatto banale che i dischi non si comprano più, ma ad un cambiamento più drastico. Come per un film e in maniera maggiore per un libro, anche per un album, ai nostri giorni, la possibilità di avere il tempo per riascoltare è molto ridotta; nell'era pre-internet l'acquisto di un disco era ponderato e il disco segnava un periodo in cui veniva ascoltato e riascoltato(nel caso del vinile letteralmente consumato), invece oggi gli mp3 circolano, vengono ascoltati poi cancellati, e raramente riascoltati. Non c'è più tempo neanche per far emergere un movimento musicale, si produce molta musica (come da sempre), ma adesso, nell'era post-internet c'è la possibilità di poterla ascoltare teoricamente tutta, con il risultato di non riuscire a godersela.
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3 commenti:
La tua è una considerazione amara sulla società sempre in trasformazione, però se gli usi e costumi si modificano di generazione in generazione, allora è essenziale sapersi adeguare e coglierne i vantaggi, come stai facendo tu.
C'è sempre un peggio e un meglio in ogni epoca: è fondamentale, per non restare isolati, acquisire competenze ed esperienze (e a me piace molto come riesci a inserire queste nella tua musica).
imparato molto
quello che stavo cercando, grazie
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