domenica, ottobre 14, 2007

Over the Rainbows

Quando la musica va a tempo con i tuoi pensieri e sembra lasciar loro la possibilità di espandersi in tutte le direzioni, sembra quasi di poter capire qualcosa, afferrare il concetto. E' un caso raro, ma a volte si risuona, è una questione di sensibilità, un fenomeno non predicibile, è come l'innamoramento. E' un album che ti lascia oscillare come immerso in un liquido amniotico, senza gravità e senza l' "io" che sempre ci assilla, che è sempre con noi. La musica è veramente il linguaggio dei Pianeti, l'armonia che la nostra mente non riesce ancora ad afferrare.

Si potrebbe davvero creare una religione intorno alla musica e avrebbe più senso di molte altre già esistenti.

1 commento:

Laura ha detto...

Il titolo del tuo post è il titolo della canzone che canta Dorothy nel film "Il mago di Oz", tratto dal romanzo omonimo di Baum (un romanzo allegorico sulla politica monetaria degli USA di fine 800).
Questi versi mi sembrano in linea con i tuoi pensieri:

Somewhere over the rainbow, way up high
There's a land that I heard of, once in a lullaby...

Da qualche parte sopra l'arcobaleno
C'é un paese di cui ho sentito parlare in una ninna nanna
(musica di Harold Arlen e testi di E.Y. Harburg . Harburg.)

La canzone fu adottata dalla truppe americane in Europa nella II guerra mondiale: gli Stati Uniti erano il paese lontano al di là del Arcobaleno.