domenica, febbraio 10, 2008
Brancamenta e i 100 Folli
Sì, questo blog esiste ancora ed è ormai diventato, da tempo, un semplice contenitore dei miei deliranti resoconti, o meglio rapporti come direbbe Burroughs. Dunque, il nostro, cioè io, si prepara ad andare a Roma per suonare in un'orchestra di 80 chitarre e 20 bassi, avendo imparato a leggere e interpetrare le note da poco più di un mese. Io ed il mio amico Edo siamo al movimento numero 3 (Drive) che corre a ben 132 bpm e siamo nella merda fino al collo, come cazzo facciamo?! E' veramente improponibile per me, volutamente ignorante, finirà tutto in una mega rissa con il fascista Glenn Branca? Oppure mi sarà consentito esprimermi all'interno delle dissonanze e dei downstroke? Il tutto potrebbe essere trasmesso dalla neonata emittente CRC Channel, ma è tutto ancora in forse, dipende da quanto vogliamo "rischiare". Proseguendo con gli aggiornamenti posso comunicare a me stesso, chi altri legge questo blog altrimenti? Che ho iniziato una collaborazione con la blogzine indieforbunnies, per cui scriverò recensioni di dischi e di concerti, oltre ad improbabili interviste. Per ora questo è tutto, sono immerso in un mare di note in cui affogo e solo un pezzo di legno chiamato chitarra mi tiene a galla...
giovedì, gennaio 24, 2008
Cathodic Ray Mission (correva l'anno 1986)
"Ma anche le belle donne costano molto magari, no?". Certo tutto ha un costo in denaro, no?
giovedì, gennaio 17, 2008
E se fosse come per il cinema?
A volte mi interrogo sui cambiamenti e sul fatto che sono immerso in essi e ne faccio parte; in un modo o nell'altro devo cercare di dare senso agli avvenimenti che avvengono intorno a me. Pensando al peer2peer, di cui ho già scritto più volte, sto iniziando a credere che si sta giungendo ad un cambiamento radicale nella fruizione della musica, e non mi riferisco al fatto banale che i dischi non si comprano più, ma ad un cambiamento più drastico. Come per un film e in maniera maggiore per un libro, anche per un album, ai nostri giorni, la possibilità di avere il tempo per riascoltare è molto ridotta; nell'era pre-internet l'acquisto di un disco era ponderato e il disco segnava un periodo in cui veniva ascoltato e riascoltato(nel caso del vinile letteralmente consumato), invece oggi gli mp3 circolano, vengono ascoltati poi cancellati, e raramente riascoltati. Non c'è più tempo neanche per far emergere un movimento musicale, si produce molta musica (come da sempre), ma adesso, nell'era post-internet c'è la possibilità di poterla ascoltare teoricamente tutta, con il risultato di non riuscire a godersela.
sabato, gennaio 12, 2008
Ci risiamo
Nel 2006 avevo scelto "The Greatest" come uno dei migliori album dell'anno, con mio stesso stupore, del resto diciamo che il country/blues/pop non è propriamente il mio "genere". Ed ora ci risiamo, dopo aver già fatto un album di cover ("The Cover Records" appunto) Cat Power torna con uno strepitoso disco che suona alla perfezione. Suona come The Greatest con una fantastica Dirty Delta Blues Band, che ha incorporato il calore dei dischi in vinile. Ci risiamo, già in "The Cover Records" aveva reso irriconoscibile uno dei brani più famosi in assoluto (Satisfaction) e adesso riesce a rifarlo con un brano forse ancora più noto, New York cantata nientepocodimeno che dalla Voce in persona. E non è che il primo brano del disco, seguono mostri sacri della musica americana compreso quel tale con lo stesso nome dell'indagatore dell'incubo. La donzella col caschetto rivisita anche un suo vecchio brano tratto dal disco considerato best seller (MoonPix) e ce ne propone uno tutto nuovo niente male.
Dopo averla vista ad Urbino in solitario avevo abbassato la guardia nei confronti della tipa, ma se viene da queste parti (cioè Roma) con la band al seguito penso che una birra a bordo palco non me la toglie nessuno. Video nuovi ancora non ci sono sul Tubo, quindi ne ho messo uno a caso, ah, a proposito il disco di cui ho parlato in questo post si chiama Jukebox e potrebbe anche essere uno dei migliori del 2008...
giovedì, gennaio 10, 2008
Si stava meglio quando si stava meglio

mercoledì, gennaio 09, 2008
Il mio nome è Alex-D
In nessuno spazio. In nessun tempo. In un ambiente per forza di cose calmo e sereno nasce Alex-D Punto. Punto nel senso geometrico del termine, Alex nasce Punto e non sa, come tutti, come nasce e soprattutto perché. Pensate alla cosa più piccola che riuscite ad immaginare, bene, adesso mettetela tra le lenti di un microscopio. Fatto? Se riuscite a vedere qualcosa quel qualcosa sarà ancora milioni di volte più grande di Alex. Alex è piccolo, piccolissimo, infinitesimo: in pratica non ha dimensioni. Mi piacerebbe dire che passano i giorni e Alex cresce, ma purtroppo non c’è tempo e non c’è spazio e non c’è crescita. Eppure il nostro Punto pensa, si interroga e si pone tutte le domande che chiunque si porrebbe al suo posto, è subito preso da ciò che si potrebbe definire spleen: tristezza, melanconia oppure fondamento di una volontà pronta ad investire il mondo?
lunedì, gennaio 07, 2008
Ritorno all'età della pietra
2008:Fuga da Caserta.Mi sono ritrovato in una piccola comune a Letino con ben 8 amici e la mia amante, con un camino perennemente acceso, tra le montagne e la neve, mangiando tanto e bene, bevendo vino e birra. Un imbarbarimento che tale non è. Le mie origini sono contadine e forse il mio DNA questa volta ha gridato così forte da farsi sentire chiaramente. Appena giunti a casa di Vincenzo (il nostro benefattore, donatore di prosciutto) ecco che il colpo d'occhio accende già il sublime: il nostro vicino di casa è uno scultore, che ha il suo terreno pieno zeppo di opere e massi di svariate dimensioni. Chi è costui? Mi viene detto che si tratta di Stolu e che due sue opere sono presenti a Caserta in via Rosselli (una via dedicata a Valentina di Crepax?!). Ricordo subito le opere in questione e penso che a me non sono mai piaciute, anche se non ho mai prestato la giusta attenzione dato che da quelle parti ci passo sempre e solo in auto. Il giorno dopo con macchina fotografica a tracolla facciamo la conoscenza di questo "strano tipo" e gli chiediamo se è possibile fotografarlo mentre lavora. Lui acconsente, è dalla prima mattina che armato di scalpello e flex è lì che incide e leviga la pietra. Ci parla a modo suo, chiarisce subito che lui non ha cultura, non ha studiato, non ci intratterrà con elucubrazioni sul suo operato e sulla sua arte. Ci fa intendere che egli non apprezza molto questa società (quale artista la apprezza?), preferisce stare a Letino, zappare la terra e modellare pietre. Intanto io mi guardo attorno, ovunque pietre, piccole e grandi, di ogni dimensione, pietre attaccate ai muri, conficcate nel terreno, in orizzontale, in verticale, addossate, altre messe in fila a creare un recinto che racchiude l'arte di questo "sempliciotto". La matrice di quello che Stolu scolpisce è essenzialmente di doppia natura, cristiana e politica (ecco un cattocomunista, ma non lo dico in senso spregiativo) puoi trovare la camera del parlamento da una parte e l'ultima cena dall'altra. Non voglio spingermi in critiche sulla sua opera, non ne sarei capace (in senso stretto) e non mi importa farlo. Quest'uomo ha una vis artistica intrinseca, la voglia di esprimersi, di fare, di dire e di dialogare. Siamo rimasti per tre notti suoi vicini di casa, ci ha "corrotto", come dice lui, regalandoci delle sue piccole opere e poi è tornato a lavorare salutandoci: "Buon viaggio, tornate a Caserta, tornate nella melma". Mi fa piacere pensare che a prescindere da tutto, che mi piaccia o meno quello che fa, Stolu è lì su una montagna, e che ogni giorno si alza di buon ora per mettersi a scolpire, pur sapendo che forse non avrà mai una ricompensa adeguata ai suoi sforzi. Buon lavoro Stolu!
mercoledì, dicembre 19, 2007
4/4
Una tazza di caffè fumante
inspira pensieri amari.
Aspetto che l’accordo giusto faccia il suo
ingresso trionfante.
Intanto il tempo decide per me,
non lascia scampo ai sogni,
li tritura senza pietà
e quello che resta è una
faccia rugosa.
Flat Flat, Flat Flat
Piatto nel tempo e piatto nello spazio.
In ogni direzione nessun picco.
Flat Flat, Flat Flat
Stiamo sbiadendo
come un capo a lungo lavato.
venerdì, dicembre 14, 2007
A Kim
Kim, risuoni ancora?
Da quando l'amplificatore è spento
non sei più la stessa.
Ricordo gli orecchi sanguinanti
e l'umore dei tuoi occhi
in cui si specchiavano le mie corde.
Sfasciasti tutto in un impeto
di tempesta, scappasti via lasciando
la scia del tuo odore adolescenziale.
Da allora non ho più usato il mio plettro
e l'interruttore rimane su off.
Da quando l'amplificatore è spento
non sei più la stessa.
Ricordo gli orecchi sanguinanti
e l'umore dei tuoi occhi
in cui si specchiavano le mie corde.
Sfasciasti tutto in un impeto
di tempesta, scappasti via lasciando
la scia del tuo odore adolescenziale.
Da allora non ho più usato il mio plettro
e l'interruttore rimane su off.
martedì, dicembre 11, 2007
Glenn chiama, io rispondo
Questo signore quassù ha influenzato un bel po' di persone direttamente ed indirettamente (me compreso), ha lanciato Thurston Moore e Lee Ranaldo sulla strada lastricata di corde che porta "direttamente al tuo cranio"...Ai nostri giorni compone sinfonie per chitarre (in senso lato) e sarà all'auditorium di Roma per la sua sinfonia n.13 "Hallucination City", ha bisogno di "musicisti" (80 chitarristi e 20 bassisti), io ho già accolto il suo appello, fatelo anche voi, imbracciate una chitarra, si suona il 28 Febbraio...
domenica, dicembre 02, 2007
Riassunto della puntata precedente...I nostri eroi al Korova Milk Bar

Via, via di qui, andiamo verso l'arte che è meglio...Palazzo delle Esposizioni dove partendo dai primissimi documentari e corti si arriva alla genialità fatta celluloide di Shining, Arancia Meccanica e 2001:Odissea nello Spazio. Vaghiamo per le stanze in cui risuona Ligeti, dove ci sono costumi di scena, disegni, bozzetti, copioni, cineprese, obiettivi e tutto quello che rende il cinema ciò che è: magia. Poi davanti a noi l'apparizione del manichino dai cui capezzoli sgorgava il latte+ (Bevete + latte? Oppure Bevete latte +?). 'O fridd nguoll letteralmente...
E finalmente fu Rezza, cioè fu Bahamut, cioè fu tutto e niente, fu il nano che mi perseguiterà e fu la signora Porfirio, fu la lotta dell'uomo e fu la lotta sindacale, la morte di un sottosegretario o di un monsignore, e le sue sorelle puttane? Fu l'ingiustizia e la strage, un vestito che doni e la ricerca della stoffa a metraggio...Urla di indiani e di cucù, disperazione che nessuno può capire e che il tempo si porta via...Comunque, come diceva il bambino in platea, Paperino e Gastone anche se cugini non è che si volessero poi tanto bene...

martedì, novembre 13, 2007
Questo NON è il migliore dei mondi

giovedì, novembre 08, 2007
Lotta di classe su tre corsie

Partendo da destra abbiamo la terza, la seconda e la prima categoria. Sulla corsia più lenta marciano solitamente i lavoratori diligenti e sottomessi: conducenti di autobus ad esempio o di Tir. Sempre in questa corsia, per persone lente e timorose di dio, troviamo auto di piccola o piccolissima cilindrata, macchine vecchie e ammaccate, con persone al loro interno grige e rassegnate, che si affannano per raggiungere un posto di lavoro che probabilmente baratterebbero per un bel posto all'interno della casa del Grande Fratello. Passando alla seconda corsia ecco che la cilindrata inizia a diventare più "importante", come le persone all'intero degli abitacoli, impiegati di varia categoria, futuri dirigenti e persone che non hanno il tempo per marciare nella prima corsia, troppo lenta ed analogica. Qui si corre ai limiti consentiti dalla legge, cercando di stare attenti ai vari dispositivi come gli autovelox, che cercano ingiustamente di fermare l'avanzata travolgente di questi rampolli. In realtà su questa corsia è anche possibile trovare alcuni ribelli della prima, soprattutto i conducenti giovani e intraprendenti (compresi i conducenti di Tir e di Autobus), che proprio non voglio essere confinati in quella di destra e cercano di spingersi il più a sinistra possibile, senza rendersi conto che quelli più a sinistra in realtà si sentono neoliberisti a tutto tondo. Ed infatti nella terza e più desiderata corsia troviamo gli uomini che ce l'hanno fatta, quelli che anche se in viaggio sono già "arrivati", quelli che sfrecciano in barba a leggi e limiti, tanto hanno la possibilità di pagare qualunque cosa, multe comprese. Infatti se una multa per eccesso di velocità colpisse un autista della prima, provocherebbe le ire funeste di quest'ultimo, con bestemmioni annessi. Gli eroi del capitalismo e della patria invece, comodi nei loro bolidi trangugia-benzina con tanti di quei cavalli che neanche tutte le diligenze del west assieme potrebbero eguagliare, pagano ben volentieri tutte le multe e per il motivo più ovvio: possono permettersi di andare oltre i limiti. Sono costoro sempre pronti ad abbagliare e spaventare quelli che osano varcare la riga tratteggiata e "invadere" la prestigiosa terza con le loro misere automobiline. E' qui che troviamo spesso le auto blu, che con tanto di lampeggiante blu sfrecciano a velocità folli per scortare l'uomo di turno, che dovrà prendere decisioni fondamentali per il mondo intero e che quindi non può rallentare la sua marcia e confondersi con gli altri, quelli ricchi, ma non potenti come lui.
sabato, ottobre 27, 2007
Ode al frullatore
Velocità, isteria, frenesia, frizione, erosione...su, giù, a destra, a destra, ancora un po'. Accelera e dai fiato alle trombe, picchia con rabbia, ma senza essere arrabbiato con nessuno in particolare. Meglio non esagerare con le testate nel muro, potrebbe macchiarsi di sangue.
Volevo scrivere una sorta di recensione ad un gran bel sound, quello dei Talibam! ma alla fine mi sono uscite queste tre righe, spero risultino utili alla comprensione delle mille sfaccettature di questo gruppo. A parte i miei scleri, sono molto contento di poter dire che a Caserta suonerà un gruppo che mi piace un bel po' (aleeee). E' frustrante per me leggere dei tour che fanno migliaia di gruppi in giro per lo stivale e che non lambiscono neanche il nostro capoluogo...Beh il primo novembre a Caserta suonano i Talibam! (direttamente da nuova york) un gruppo che spacca, che mischia, che impasta: per me il Jarmush Club guadagna mille punti come locale da "sostenere". Per convincervi a venire vi racconto i precedenti del batterista Kevin Shea: Storm & Stress (assieme a quel tale Ian Williams dei Don Caballero prima e dei BATTLES adesso) e Coptic Light. Insomma se questi nomi vi dicono qualcosa...ma anche se non vi dicono un cazz e vi piace "perdere il tempo" giovedì primo novembre ci vediamo al Jarmush.
Ah, questi qua sotto sono per l'appunto i Talibam!
Volevo scrivere una sorta di recensione ad un gran bel sound, quello dei Talibam! ma alla fine mi sono uscite queste tre righe, spero risultino utili alla comprensione delle mille sfaccettature di questo gruppo. A parte i miei scleri, sono molto contento di poter dire che a Caserta suonerà un gruppo che mi piace un bel po' (aleeee). E' frustrante per me leggere dei tour che fanno migliaia di gruppi in giro per lo stivale e che non lambiscono neanche il nostro capoluogo...Beh il primo novembre a Caserta suonano i Talibam! (direttamente da nuova york) un gruppo che spacca, che mischia, che impasta: per me il Jarmush Club guadagna mille punti come locale da "sostenere". Per convincervi a venire vi racconto i precedenti del batterista Kevin Shea: Storm & Stress (assieme a quel tale Ian Williams dei Don Caballero prima e dei BATTLES adesso) e Coptic Light. Insomma se questi nomi vi dicono qualcosa...ma anche se non vi dicono un cazz e vi piace "perdere il tempo" giovedì primo novembre ci vediamo al Jarmush.
Ah, questi qua sotto sono per l'appunto i Talibam!
domenica, ottobre 21, 2007
domenica, ottobre 14, 2007
Dopo Pier Paolo
La merda è a colori, in LCD di molti pollici. Cosa penserebbe Pier Paolo dei canali dove non fanno altro che VENDERE? Siamo all’estremo consumismo, stiamo mangiando merda da più di trent’anni e non ne sentiamo neanche l’odore. Dolce il naufragare…Dolce lo svenire…Dolce il comprare, lo spendere. Ci affermiamo grazie agli oggetti che possediamo :-( :-( :-( E’ tutto molto triste anche se colorato e risplendente di diamanti secolari. Provo ad alzare il volume per non sentire più nulla se non l’infinito dietro la collina, ma non riesco a scollegarmi del tutto e mi viene da piangere.
Oggi sto rubando al doppio gobbo pezzato, ma non me ne vorrà, ho letto Burroughs e mi sento autorizzato a scippare a tutto e a tutti, a mixare e rimescolare a più non posso.
La guerra, quella vecchia, quella dopo la Grande Guerra l’abbiamo persa certamente, perché i nostri alleati ci hanno portato via la cosa più importante: l’identità.
Il mito americano non esiste, non è mai esistito, eppure io sono uno yankee, penso e desidero in americano, ho sviluppato un gusto che è lontano dalle mie radici contadine, che con difficoltà cerco di recuperare. Non sono fatto per Ketchup e Rock ‘n’ roll (è dura ammetterlo) , ma per friarielli e tamorra.
Oggi sto rubando al doppio gobbo pezzato, ma non me ne vorrà, ho letto Burroughs e mi sento autorizzato a scippare a tutto e a tutti, a mixare e rimescolare a più non posso.
La guerra, quella vecchia, quella dopo la Grande Guerra l’abbiamo persa certamente, perché i nostri alleati ci hanno portato via la cosa più importante: l’identità.
Il mito americano non esiste, non è mai esistito, eppure io sono uno yankee, penso e desidero in americano, ho sviluppato un gusto che è lontano dalle mie radici contadine, che con difficoltà cerco di recuperare. Non sono fatto per Ketchup e Rock ‘n’ roll (è dura ammetterlo) , ma per friarielli e tamorra.
Over the Rainbows

Si potrebbe davvero creare una religione intorno alla musica e avrebbe più senso di molte altre già esistenti.
domenica, ottobre 07, 2007
L'oggettività della realtà
Non voglio certo indagare su questioni filosofiche intorno alla realtà, su cosa sia e cosa non sia. Voglio solo sottolineare, anche alla luce di questo filmato, che i vari TG e mezzi di informazione hanno il potere di "raccontare" i fatti nel modo più conveniente, di tagliare e ricamare la realtà. Non sto parlando certo delle notizie-gossip e calcistiche, ma di quelle notizie che di striscio riusciamo a sentire e a distinguere dal pavimento di rumore in cui siamo immersi, di quelle notizie dette senza servizi, ma con quattro parole frettolose, come ce ne sono tante. Il mondo attorno mi si sgretola e non ho appigli a cui aggrapparmi: la politica è un'illusione, l'informazione è un'illusione...
sabato, ottobre 06, 2007
"Irretito" e perso nell'oblio

Forse fuori fa freddo, il cielo è grigio e non promette arcobaleni. Il rosso vinile dei Giardini gira alla classica velocità e rende visibile la magia della musica che fuoriesce dalle casse e riempie la mia stanza. Sono steso sul mio letto, amico di tanti sogni, di ansie e di un amore. Leggo, come al solito leggo, sempre troppo poco e troppo male, ma leggo:
[...] Certe volte l'uomo pensa di essere tale solo perché la vita sa donare a un altro uomo. E la nascita, che andrebbe data con la sofferenza, viene elargita attraverso il piacere della carne. Si dà la vita con la carne ad altra carne, niente più. Quasi una macelleria questa presunzione di dare a chi non ce l'ha chiesto. Ma come può scendere così in basso l'arroganza? Farsi parecchi per lo spostarsi in gruppo, con bambini a frignare e i genitori a pulir loro il culo. Lo stesso culo che si farà grosso e darà vita ad altri culi da pulire. Ecco cosa siamo, un grande culo sporco, che insozza le mani, e corrompe la mente.[...]
sabato, settembre 29, 2007
"Le insegne luminose attirano gli allocchi"
La mia, la nostra città sta lentamente (e neanche tanto) diventando una discarica a cielo aperto, il puzzo di vomito, di morte si avverte ormai quasi ovunque e nelle ore più disparate.
Bene, nessun problema, ecco che viene aperto il "Polo della qualità", ma quale qualità mi domando? Sicuramente non di vita, che credo sia tra le più basse al mondo.
Bene, nessun problema, ecco che viene aperto il CAMPANIA, mega centro commerciale (un altro!?!?!).
Vi riporto un commento di mia zia quando ha saputo di questa apertura:"Ma arò amma spennere sti quatt sord?!"
Il centro commerciale Campania sarà costato milioni di euro, sarà servito a ripulire e ad investire i soldi che la camorra "faticosamente" ha guadagnato con racket, prostituzione, droga e IMMONDIZIA e noi bravi cittadini siamo contenti, ci meravigliamo di questo nuovo centro, ci vantiamo magari con gli altri italiani di quello che c'è da noi: un bellissimo centro commerciale, ma che dico uno, tanti centri commerciali, dove puoi trovare tutti i prodotti delle migliori marche!
Ok, perfetto, siamo TUTTI CAMORRISTI!!!
Abbiamo una cultura così bassa e un senso civico quasi inesistente; basta pensare che solo la puzza dei rifiuti è riuscita a portare la gente (finalmente!!!) nelle strade. Prima delle vacanze estive una manifestazione del tutto analoga, indetta per lo stesso motivo di quella di oggi (29 settembre) ha riscontrato l'appoggio di poche decine di persone, visto che la puzza, all'epoca, non arrivava in centro città e nelle case dei ricchi commercianti camorristi (camorristi come me, si intende).
Quindi per dirla alla Ginsberg :"Santa, santa la puzza!"
Come i popoli che venivano conquistati dai coloni ci facciamo abbagliare dal luccichio dei vetri colorati che ci vengono offerti, mentre alle nostre spalle "Terra di lavoro" viene depredata e contaminata per sempre.
Abbiamo perso ogni senso della realtà. Stamane abbiamo manifestato perché i nostri politici sono stati inetti e non hanno saputo fronteggiare un problema come la raccolta dei rifiuti (un problema che ha il terzo mondo) e nello stesso giorno andremo felici per le strade (ripulite solo per la notte bianca) senza pensare a quanti soldi sono stati spesi per questo evento e che magari sarebbe stato meglio investire nella raccolta differenziata.
Siamo TUTTI CAMORRISTI!!!
N.B.
Il video in alto mostra la partenza del corteo per la manifestazione contro Lo Uttaro del 29/09/07.
Il secondo video mostra la splendida fontana (programmabile) del centro commerciale Campania.
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