mercoledì, dicembre 19, 2007

4/4

Una tazza di caffè fumante

inspira pensieri amari.

Aspetto che l’accordo giusto faccia il suo

ingresso trionfante.

Intanto il tempo decide per me,

non lascia scampo ai sogni,

li tritura senza pietà

e quello che resta è una

faccia rugosa.

Flat Flat, Flat Flat

Piatto nel tempo e piatto nello spazio.

In ogni direzione nessun picco.

Flat Flat, Flat Flat

Stiamo sbiadendo

come un capo a lungo lavato.

venerdì, dicembre 14, 2007

A Kim

Kim, risuoni ancora?
Da quando l'amplificatore è spento
non sei più la stessa.
Ricordo gli orecchi sanguinanti
e l'umore dei tuoi occhi
in cui si specchiavano le mie corde.

Sfasciasti tutto in un impeto
di tempesta, scappasti via lasciando
la scia del tuo odore adolescenziale.
Da allora non ho più usato il mio plettro
e l'interruttore rimane su off.

martedì, dicembre 11, 2007

Glenn chiama, io rispondo



Questo signore quassù ha influenzato un bel po' di persone direttamente ed indirettamente (me compreso), ha lanciato Thurston Moore e Lee Ranaldo sulla strada lastricata di corde che porta "direttamente al tuo cranio"...Ai nostri giorni compone sinfonie per chitarre (in senso lato) e sarà all'auditorium di Roma per la sua sinfonia n.13 "Hallucination City", ha bisogno di "musicisti" (80 chitarristi e 20 bassisti), io ho già accolto il suo appello, fatelo anche voi, imbracciate una chitarra, si suona il 28 Febbraio...

domenica, dicembre 02, 2007

Riassunto della puntata precedente...I nostri eroi al Korova Milk Bar

C'è Antonio Rezza al Vascello. C'è Antonio Rezza a Roma. C'è Antonio Rezza. C'è Stanley Kubrick al Palazzo delle Esposizioni. C'è Stanley Kubrick a Roma.C'è Stanley Kubrick. A Roma vengono direttamente o indirettamente prese delle decisioni che si ripercuotono sulla mia vita: queste decisioni vengono prese anche da persone molto anziane (senatori) che siedono su comode poltroncine foderate di rosso. Andiamo a visitare la stanza dei bottoni dunque. Fila interminabile per entrare a Palazzo Madama, la giornata è fredda e soleggiata. La voglia di piazzare bombe è stranamente bassa dentro me, appena entrati, però, man mano che lo sfarzo ed il lusso si manifestano con tutta la loro arroganza e il gentile servo del senato ci illustra le varie stanze ecco che qualcosa si distorce dentro di me. Da un lato la Storia pervade tutto e spiazza i pensieri razionali, dall'altro la riverenza mostrata da chi illustra il palazzo nei confronti di persone, quali sono i senatori, mi irrita: la reverenza, in generale, mi irrita. Guidati nelle varie stanze leggo su più di un tavolino l'ordine del giorno per la seduta del 4 Dicembre: "Conversione in legge del decreto-legge 1º novembre 2007, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di allontanamento dal territorio nazionale per esigenze di pubblica sicurezza". Il concetto è semplice no? Chi sbaglia paga. Chi sbaglia viene cacciato a calci in culo fuori dalla nostro Bel paese. Non so perché, ma è in questo momento che mi vengono in mente 2 nomi: Giulio Andreotti e Marcello Dell'Utri e la voglia di piazzare bombe si fa bella ruspante.
Via, via di qui, andiamo verso l'arte che è meglio...Palazzo delle Esposizioni dove partendo dai primissimi documentari e corti si arriva alla genialità fatta celluloide di Shining, Arancia Meccanica e 2001:Odissea nello Spazio. Vaghiamo per le stanze in cui risuona Ligeti, dove ci sono costumi di scena, disegni, bozzetti, copioni, cineprese, obiettivi e tutto quello che rende il cinema ciò che è: magia. Poi davanti a noi l'apparizione del manichino dai cui capezzoli sgorgava il latte+ (Bevete + latte? Oppure Bevete latte +?). 'O fridd nguoll letteralmente...
E finalmente fu Rezza, cioè fu Bahamut, cioè fu tutto e niente, fu il nano che mi perseguiterà e fu la signora Porfirio, fu la lotta dell'uomo e fu la lotta sindacale, la morte di un sottosegretario o di un monsignore, e le sue sorelle puttane? Fu l'ingiustizia e la strage, un vestito che doni e la ricerca della stoffa a metraggio...Urla di indiani e di cucù, disperazione che nessuno può capire e che il tempo si porta via...Comunque, come diceva il bambino in platea, Paperino e Gastone anche se cugini non è che si volessero poi tanto bene...